La Stelvio parla francese: a domare la pista di Bormio, una delle più belle e difficili in circolazione, ci ha pensato Cyprien Sarrazin che ha disputato una prova di altissimo livello da cima a fondo, pennellando le curve in maniera magistrale, dando “gas” nei punti più ripidi e tagliando il traguardo col tempo di 1’50”73. Un tempone, secondo nella storia della Stelvio solo all’1’49”56 fatto segnare da Paris nel 2019. La vittoria odierna di Sarrazin, la prima in Discesa per il francese e la seconda in assoluto dopo il successo nel gigante parallelo in Alta Badia del 2016, non è stata totalmente una sorpresa perché il ventinovenne di Gap aveva vinto la prima prova cronometrata piazzandosi poi al quarto posto nella seconda, dimostrando di essere in gran forma. Una grande condizione che gli ha consentito di spuntarla per pochi centesimi sul fuoriclasse elvetico Marco Odermatt, secondo a 9 centesimi, grazie ad una favolosa parte conclusiva, nella quale ha tirato al massimo i curvoni della Konta. Sul terzo gradino del podio è salito il canadese Cameron Alexander che ha terminato a 1”23 dal vincitore, precedendo di 58 centesimi l’ottimo svizzero Justine Murisier, partito col pettorale numero 29 e quarto a 1”81 dal leader. Quinta piazza per il vincitore della Discesa dell’anno scorso Vincent Kriechmayr, a 2”07, e buonissima sesta posizione per Mattia Casse, a 2”15, che ha disputato una gara assai solida compiendo un altro passettino avanti verso l’eccellenza assoluta della specialità.

Il podio della Discesa (Foto Pentaphoto)

Delusione per la prova di Dominik Paris che, dopo una prima parte molto promettente, è scivolato in una curva perdendo aderenza. Il “Re” della Stelvio ha poi concluso lo stesso la prova (53esimo a 6”72) prendendosi gli applausi del pubblico. Fuori, dopo una buona prima parte, anche il norvegese Aleksander Aamodt Kilde. Brutta caduta per l’austriaco Marco Schwarz che è stato trasportato a valle dall’elicottero.

Tra gli italiani, oltre al 6 posto di Casse, da segnalare il discreto 14° posto di Florian Schieder, a 2”67, e la buona performance di Pietro Zazzi che, sulla pista di casa pur partendo col 44, ha concluso in 18^ posizione a 2”84. Più indietro Christof Innerhofer, 29° a 3”34, Guglielmo Bosca, 30° a 3”35, Giovanni Franzoni, 34° a 3”74, Nicolò Molteni, 35° a 3”76.
La due giorni di Coppa del Mondo di sci alpino di Bormio si concluderà domani con la disputa del SuperG, con inizio alle 11.30. Un altro grande spettacolo su una splendida Stelvio.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedenteInfluenza, in Lombardia 150mila casi nell’ultima settimana
Articolo successivoMattarella incontra al Quirinale don Borghetto
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati