Qualche minuto prima delle 16.37, ora in cui esplose la bomba, due corone, una con i fiori rossi, l’ altra con fiori gialli, sono state deposte in piazza Fontana, davanti alla Banca nazionale dell’ agricoltura per il 54° anniversario della strage di piazza Fontana, avvenuto il 12 dicembre 1969. A deporle, il sindaco Giuseppe Sala, il Segretario Provinciale dell’ANPI Roberto Cenati, il prefetto Claudio Sgaraglia e Sergio Cofferati.  “Viva l’Italia antifascista”. così Giuseppe Sala ha concluso il suo discorso davanti alla sede della Banca nazionale dell’Agricoltura. “Per Milano il 12 dicembre è una data segnata nella testa e nel cuore di tutti noi” ha detto il sindaco. Sala ha parlato della “nostra fede incrollabile nella libertà e nella democrazia” però “esisteva allora e purtroppo ancora oggi c’è una minoranza che crede all’autoritarismo e all’odio: la nostra Milano rifiuta questo atteggiamento”, ha aggiunto.

A margine, rispondendo ai giornalisti il sindaco ha spiegato che sarebbe auspicabile che” la presidente del Consiglio Giorgia Meloni facesse “una dichiarazione di presa di distanza” dal fascismo. “Penso che non ci siano grandi spazi, in fondo sono sempre mezze dichiarazioni quelle che sentiamo – ha detto Sala – e credo che sarebbe invece auspicabile una dichiarazione di presa di distanza. Ma non solo per la storia del Paese ma perché quando ci guardiamo in giro anche nelle nostra cara vecchia Europa non possiamo dire che non ci siano segnali di fascismo montante”. “Quindi non dobbiamo drammatizzare ma dobbiamo responsabilizzare. Per questo non dobbiamo mai finire di ricordare il dramma che il fascismo è stato per il nostro continente” ha concluso Sala.

 

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