Indagati per fatture false i due figli del ministro Casellati

Alvise e Ludovica Casellati, figli della ministro delle Riforme Istituzionali, sono indagati per evasione fiscale con l'accusa di aver usato fatture false. L'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato nei giorni scorsi dalla Procura di Milano. E' quanto scrive il Corriere della Sera.

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Alvise e Ludovica Casellati, figli del ministro delle Riforme Istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, sono indagati per evasione fiscale con l’accusa di aver usato fatture false. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato nei giorni scorsi dalla Procura di Milano. E’ quanto scrive oggi il Corriere della Sera. L’accusa riguarda un controvalore complessivo di meno di 15.000 euro. L’inchiesta ruota attorno all’attività del promotore finanziario Domenico Angiolella – accusato di esercizio abusivo dell’intermediazione finanziaria – e della moglie. Le fatture in questione, consigliate da Angiolella, sono state utilizzate dai due Casellati jr nelle dichiarazioni Iva 2022 e 2023 per “scaricare” i costi pagati allo stesso promotore per l’attività di loro gestore con la sua società, e fatti invece figurare – ricostruisce il quotidiano – come remunerazione della sua “ricerca di sponsor” per la ditta individuale dello studio del figlio avvocato e per la società di software della figlia. La famiglia Casellati sostiene al contrario d’aver perso quasi tutti i risparmi che Angiolella avrebbe truffato ai figli, e la ministra (non indagata) nega di aver mai avuto sentore delle fatture false. Il difensore dei figli di Casellati, Ernesto De Toni, ha spiegato che, “dopo aver appreso la situazione dagli atti ricevuti pochi giorni fa, immediatamente hanno provveduto a sanare con l’Agenzia delle Entrate le violazioni fiscali di importo modesto che risultano contestate loro” e che “presto andranno in Procura a spiegare il rapporto con Angiolella”.

Il legale ha ribadito che la ministra “non ha avuto alcun ruolo” nella vicenda, “risultando evidente l’interesse del falso promotore finanziario a coinvolgerla per i propri scopi illeciti”, visto che “dagli atti Angiolella risulta aver truffato centinaia di persone per somme molto rilevanti”. Il difensore di Angiolella, Alessandro Brustia, ha spiegato che nessuno ha mai presentato la querela necessaria a rendere procedibile l’eventuale truffa, reato infatti non contestato dai pm. Su questo punto il legale dei figli di Casellati ha annunciato che “stanno predispone Alvise e Ludovica Casellati, figli del ministro per le Riforme istituzionali del Governo Meloni, Elisabetta Casellati, sono indagati a Milano per una faccenda di false fatture nell’ambito di un’indagine su un promotore finanziario. Lo scrive il Corriere della sera. Alvise Casellati, 50 anni, direttore d’orchestra, e la sorella Ludovica, di 54, che lavora nel mondo della comunicazione, sarebbero indagati in un fascicolo su Domenico Angiolella, che gestirebbe una sessantina di clienti per un portafoglio di circa 10 milioni di euro in merito a “un’evasione fiscale da poche migliaia di euro” all’interno di un pacchetto di gestione relativo ai due “da alcune centinaia di migliaia di euro”. “Sono le fatture che, consigliate da Angiolella, sono state utilizzate dai due Casellati jr. nelle dichiarazioni Iva 2022 e 2023 per scaricare fiscalmente i costi pagati ad Angiolella per scaricare i costi di loro gestore con la sua A.D.&C. Finance, e fatti invece figurare remunerazione della sua ‘ricerca di sponsor’ per la ditta individuale dello studio del figlio avvocato (più noto come direttore d’orchestra), e per la società di software della figlia, editrice di testate di viaggi in bici ed eenogastronomia”. Il difensore dei figli ha precisato che “le violazioni fiscali di impatto modesto” sono “già stata sanate con l’Agenzia delle Entrate” sottolineando che “il Ministro Casellati non ha avuto alcun ruolo nella vicenda”. In una chat agli atti della Procura di Milano, secondo quanto riportato dal Corriere, si “accrediterebbe” che il Ministro Casellati “nel 2021 avrebbe avuto consapevolezza della falsità delle fatture”.

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