Trenord, Pd: quasi metà delle linee sempre in ritardo e Regione ignora i pendolari

Nel mese di settembre i viaggiatori "di quasi metà delle linee ferroviarie" di Trenord hanno beneficiato del bonus dovuto per soppressioni e ritardi, "dati sconfortanti di fronte ai quali Trenord non batte ciglio. E non si preoccupa neppure di ascoltare i propri utenti".

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Nel mese di settembre i viaggiatori “di quasi metà delle linee ferroviarie” di Trenord hanno beneficiato del bonus dovuto per soppressioni e ritardi, “dati sconfortanti di fronte ai quali Trenord non batte ciglio. E non si preoccupa neppure di ascoltare i propri utenti”. Così in una nota i consiglieri regionali del Pd in Lombardia Pietro Bussolati e Simone Negri Le direttrici interessate, continuano dal Pd, sono 19 su 40, un dato “anche peggiore dello stesso mese del 2022 quando le linee interessate al bonus erano state 16” con la Alessandria- Mortara Milano che “mantiene la maglia nera dell’affidabilità, beneficiando del bonus per il diciassettesimo mese consecutivo. Ma non va meglio, solo per fare un esempio, per le linee del lecchese, tutte beneficiarie del bonus”. I rappresentanti dei viaggiatori alla Conferenza regionale del Tpl e i rappresentanti dei Comitati Pendolari e delle Associazioni dei viaggiatori “sono tornati a chiedere la convocazione dei tavoli territoriali di quadrante che, come stabilisce il Contratto di servizio con Trenord, dovrebbero essere convocati due volte l’anno, nelle quatto diverse zone della Regione, ma non sono riuniti dal 2019 – concludono i consiglieri – e questo senza che né Trenord né la Regione abbiano trovato fino ad oggi un altro modo per ascoltare e aprire un confronto con chi viaggia ogni giorno sui treni della Lombardia”.

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