“Ernesto Colnago è un grande lombardo, un innovatore che ha fatto la storia del ciclismo e dell’industria delle due ruote nel mondo“. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, visitando il museo di Cambiago (MI) che racchiude l’epopea del costruttore di biciclette di fama internazionale. Un museo aperto al pubblico per visite gratuite, dal lunedì al venerdì, previa prenotazione online sul sito https://www.lacollezioneec.com/it/

“È uno spazio da visitare – ha proseguito il governatore – un gioiello della memoria consigliabile non solo agli appassionati ma anche alle scuole. Sono custodite biciclette che rappresentano delle piccole opere d’arte. C’è il racconto di una lunga storia di amore per lo sport e di una grande imprenditorialità: l’essenza della nostra regione”. Alla visita ha partecipato anche l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori.

“Per me è un onore la visita del presidente Fontana – ha detto Ernesto Colnago, 91 anni – ci conosciamo da alcuni anni ed è un piacere potergli mostrare questo museo: ho lasciato un segno e spero di non essere dimenticato”.

‘La Collezione Ernesto Colnago‘ è diretta dal nipote Alessandro: “Il museo – ha detto – custodisce 65 anni di storia del ciclismo: dalla bicicletta dal record dell’ora di Eddy Merckx del 1972 a quella del Campionato del mondo di Giuseppe Saronni del 1982, passando per i trionfi con la corazzata del team Mapei, i Campionati del mondo di Oscar Freire e il record dell’ora di Tony Rominger, fino ad arrivare alla bicicletta con cui Tadej Pogacar ha vinto il Tour de France 2020. Ci sono pezzi unici che hanno contraddistinto passaggi epocali. Il museo è visitabile gratuitamente e su prenotazione”.

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati