E’ morto Giovanni Lodetti ex centrocampista del Milan protagonista dell’epopea rossonera negli anni Sessanta. Originario di Caselle Lurani (Lodi), dove era nato il 10 agosto 1942, “Basleta”, come veniva chiamato, è stato uno dei calciatori più vincenti della sua generazione. In carriera ha vinto: 2 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe, una Coppa Intercontinentale e una Coppa Italia con la maglia del Milan, più un Europeo con l’azzurro della Nazionale nel 1968.

L’ultima volta che ho sentito Lodetti è stato per il libro “Fantasia Milanista” e gli chiesi di Rivera e di quel Milan: “E’ stata una squadra vincente che soprattutto divertiva. C’era la gente che veniva allo stadio e si divertiva. Abbiamo fatto un periodo straordinario, la gente tornava a casa contenta. Il calcio non era tanto gasato come è adesso che è diventato un fatto nazionale e internazionale dal punto di vista mediatico, da lavoro a tanti, probabilmente è giusto così però è meno divertente”. Lodetti ricordò così il suo rapporto col suo capitano Gianni Rivera: “Io ho esordito quando han vinto il campionato nel 1962, sono diventato campione d’Italia l’ultima partita a Ferrara. Giocare con lui è sempre stata una cosa bella, il suo gioco aveva una qualità superiore a qualsiasi altro, pensava una frazione di secondo prima quello che doveva fare.”

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedenteGli studenti di un liceo di Messina devono ripetere gli esami
Articolo successivoTromba d’aria tra Rho e Pregnana, pesanti danni
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati