Sbarchi, Sala: dimostrazione che le promesse elettorali non valgono nulla

Il sindaco di Milano: "Il disagio nelle città è altissimo, la responsabilità è dello Stato ma scaricano tutti sui comuni, anche per l'assistenza dei minori non accompagnati".

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foto Ipa

Il tema della gestione dell’immigrazione “è la dimostrazione di come le promesse elettorali non contano nulla. Siccome di elezioni ne avremo tante continuerò sempre più a invitare i cittadini elettori a misurare le persone sulle loro capacità manifestate e non sulle loro promesse”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato della gestione dei flussi migratori da parte del governo a margine di una conferenza stampa al teatro alla Scala. “Non penso che ci sia una regia europea perché questo è un problema che c’è sempre stato ed è destinato a rimanere. Il disagio nelle città è altissimo, in questo momento ce l’ha Milano come tanti piccoli centri e tutti sottolineano il tema dei minori non accompagnati – ha proseguito -. Qui la legge parla chiarissimo, la responsabilità della gestione e della tutela è dello Stato, i Comuni possono solo temporaneamente sostituirsi e in ogni caso senza sopportarne i costi ma sta succedendo esattamente il contrario. In questo momento la gestione è tutta delegata ai Comuni e senza risorse che sono quelle che servono per avere centri e luoghi diversi da quelli che abbiamo oggi. Io non credo che Milano possa pensare di accogliere centinaia e centinaia di minori non accompagnati, ne abbiamo circa 1500, in una realtà come Casa Jannacci”, il dormitorio dei senza fissa dimora. Poi per quanto riguarda un inasprimento delle pene “quelle vanno applicate a chi delinque e questo è chiaro. Al carcere minorile Beccaria c’è posto per qualche decina di minori e poi le recidive sono del 70% – ha concluso -. Il rimpatrio quando è giustificato da comportamenti criminosi di clandestini non ho mai detto che sia sbagliato anzi, ma di rimpatri da quanti anni ne sentiamo parlare? Poi guardiamo i numeri e non li vediamo mai. Alla fine ai sindaci spetta il compito di gestire ma se si vuole fare qualcosa di diverso ci vuole volontà e capacità che non siano solo dichiarazioni di principio”.

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