Esplosi sulla scena Trip hop inglese al termine degli anni Novanta, i Morcheeba hanno abbracciato  – in quasi 30  anni di storia – più di un genere musicale, attingendo al pop-rock, all’alternative rock ma anche funk, down beat, hip hop e electro. Una band simbolo della musica europea, con 10 album registrati in studio tra cui “Who Can You Trust?”“Big Calm”“Fragments of Freedom” che fanno parte del patrimonio musicale contemporaneo e poi, quel singolo – “Rome wasn’t built in a day” – del 2000 divenuto una hit mondiale, piazzandosi in testa alle classifiche anche in Italia e ottenendo anche la nomination ai Grammy Awards.

Al Carroponte i Morcheeba presenteranno anche il loro ultimo album in studio, “Blackest Blue“. Skye (voce), Ross (chitarra), Dom Pipkin (tastiere), il marito di Skye Steve Gordon (basso) e il figlio maggiore di Skye, Jaega Mckenna-Gordon (batteria) hanno lavorato ad un disco ricco di canzoni diverse tra loro, elaborate in serenità e senza “pressioni”. Un disco in cui si possono risentire tutte le sonorità caposaldo della band – il down beat, chill, electro-pop e soul – un viaggio organico che rappresenta tutto ciò che è puro Morcheeba – sound.

La portata globale del marchio Morcheeba è impressionante, dopo oltre 30 anni sono sempre stimati e riconosciuti in ogni angolo del mondo. Il loro caratteristico sound è considerato unico e inimitabile sin da quando la band londinese è emersa durante gli anni incredibili che il movimento urban inglese ha vissuto negli anni ’90. Ora è tempo di tornare in tour anche in Italia, il 26 Luglio al Carroponte di Sesto San Giovanni (Mi),  dopo gli ultimi anni difficili, eccoli di nuovo suonare dal vivo. “Questa è stata la prima volta da quando ero un adolescente che ho trascorso un anno lontano dalla strada e mi sono goduto la tranquillità, anche se mi mancava suonare la chitarra in terre lontane“, dice Godfrey.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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