Prosegue a Milano la battaglia contro traffico incontrollato e smog,  con una vera e propria rivoluzione della mobilità nel centro storico e non solo. La giunta Sala ha varato un pacchetto mobilità che limiterà la circolazione delle auto private e la sosta, con l’aumento del ticket per la ztl del centro storico Area C, lo stop alle auto nell’area dello shopping di lusso del Quadrilatero della moda e la richiesta alla Regione Lombardia di 1000 licenze in più per i taxi.  “Non siamo contro le auto ma contro il traffico incontrollato”, ha chiarito il sindaco Sala, che punta ad avere una mobilità diversa in città.
Nel primo semestre del prossimo anno scatterà lo stop delle auto private nel Quadrilatero della moda. Verranno posizionate telecamere nella zona delimitata per controllare gli ingressi, sarà permesso il carico e scarico e il transito di taxi e Ncc, mentre i residenti potranno accedere a box e posti auto. Allo stesso tempo il Comune toglierà spazi di parcheggio per non residenti. “Il messaggio che vogliamo dare ai cittadini è, ‘non entrate in centro perché non potete parcheggiare’ “, ha spiegato Sala secondo cui questa è un’operazione che stanno facendo altre città internazionali. Con le nuove delibere inoltre, sempre nel centro storico, non si potranno parcheggiare le auto per più di due ore consecutive durante il giorno, un provvedimento contro “il parcheggio parassitario”.
Dal 30 ottobre scatta invece il rincaro per l’ingresso in Area C, la ztl che corrisponde al centro storico, che passa dai 5 euro ai 7,50. Inoltre si pagherà anche il sabato e nei giorni festivi e non solo dal lunedì al venerdì, perché il Comune analizzando il traffico ha visto che il numero di ingressi non varia molto dai giorni feriali al fine settimana. Con questo aumento a regime arriveranno 15 milioni in più nelle casse del Comune, che con Area C ha introiti per 30 milioni all’anno circa.
Dopo i molti incidenti mortali degli ultimi mesi, con vittime fra ciclisti e pedoni, Milano ha finalmente introdotto l’obbligo per i mezzi pesanti che entreranno in città di avere i sensori per l’eliminazione dell’angolo cieco nello specchietto. Un obbligo che scatterà dal primo ottobre, senza questi sensori non si potrà circolare, e Milano è la prima città ad introdurlo in Italia.
“Partiamo prima dai mezzi più pesanti – ha spiegato il sindaco Beppe Sala – che sono i più rischiosi e che dall’1 ottobre non potranno entrare se non hanno installato il dispositivo, o dovranno dimostrare di avere fatto l’ordine”.
E dopo settimane di polemiche e di trattative con i tassisti il Comune ha ufficializzato la richiesta di 1000 licenze in più di taxi che chiederà alla Regione Lombardia a metà luglio. “Siamo passati da 5 a 10 milioni di turisti all’anno – ha spiegato il sindaco -, abbiamo creato tanto lavoro per i tassisti negli anni e crediamo che sia giusto adesso fare questa operazione, visto che stiamo anche lavorando per ridurre il traffico privato”.

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