Una rete di monitoraggio della qualità dell’aria, progettata e gestita da Amat per conto del Comune di Milano, e integrata a quella istituzionale di Arpa Lombardia, per valutare l’efficacia degli interventi pianificati o attivati in via sperimentale per la protezione degli ambiti sensibili dall’inquinamento atmosferico. È aderendo a questo obiettivo del Piano Aria e Clima del Comune di Milano che Bloomberg ha annunciato oggi l’installazione di trenta microstazioni di sensori vicino alle scuole e ad altri siti sensibili per raccogliere dati locali sull’aria, integrando le informazioni fornite dalla rete di monitoraggio esistente.
Oggi Milano – ha dichiarato l’assessora al Verde e Ambiente Elena Grandipuò contare su una rete di dieci stazioni ad elevata tecnologia e affidabilità. La donazione di questi sensori ci consentirà di analizzare ancora meglio l’aria della nostra città, aiutandoci a prendere decisioni più incisive per i nostri quartieri”. Il monitoraggio della qualità dell’aria a Milano viene effettuato dalle cinque stazioni istituzionali di Arpa, a cui si affiancano da alcuni mesi altre cinque stazioni con sensoristica avanzata ad alta affidabilità attivate dal Comune di Milano. I dati raccolti nel corso della sperimentazione verranno analizzati da Amat, in collaborazione con Arpa Lombardia, e integrate alle informazioni generate dalla rete di sensoristica avanzata. Si avranno così importanti notizie dal territorio utili a migliorare l’efficacia delle azioni intraprese nei quartieri, soprattutto in prossimità di siti sensibili come le scuole. “Le principali città del mondo riconoscono che le comunità hanno bisogno di aria pulita per la loro salute e il loro sostentamento e Milano sta lavorando per fare proprio questo – ha dichiarato Antha Williams, che guida il programma ambientale di Bloomberg Philanthropies. Questi sensori forniranno al Comune, ai suoi partner i dati localizzati sulla qualità dell’aria a livello stradale di cui hanno bisogno per indirizzare le azioni volte a ridurre l’inquinamento atmosferico“.

Via Beroldo è una delle strade scolastiche recentemente diventate pedonale. Su questa strada si affacciano, da un lato, l’istituto comprensivo Simona Giorgi (ex Ciresola), dall’altro il liceo Carducci e il polo civico Manzoni. Nei prossimi giorni, grazie alla collaborazione delle classi e di WAU! We Are Urban, la strada sarà oggetto anche di un intervento di urbanistica tattica, con la colorazione degli spazi da parte dei volontari e delle volontarie, degli alunni e delle alunne. “È sorprendente vedere come, partendo dal basso e con l’impegno di tante e tanti cittadini, si sia trasformato completamente il volto di un’area, restituendola alle persone – dichiara Gaia Romani, assessora ai Servizi civici con delega alla Partecipazione –. E, mentre oggi inauguriamo una rete di sensori, nelle prossime settimane aggiungeremo un nuovo tassello, con la firma di un Patto di collaborazione fra Comune, scuole e associazioni. Uno strumento che contribuirà ad animare ulteriormente questo spazio, con nuove attività ludiche e ricreative rivolte ai suoi principali fruitori, bambine e bambini, ragazze e ragazzi”.
Per l’assessore alla Mobilità Arianna Censile partite più complicate sulle questioni ambientali e sul futuro della mobilità si giocano nelle metropoli e Milano è in prima fila nell’affrontare questi temi. Qui si devono cercare le risposte migliori, più efficaci e con la collaborazione di tutti e tutte”. Tutelare la salute dei cittadini e delle cittadine, a partire dai più piccoli per l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé significa anche lavorare per restituire spazi dedicati, salubri e non congestionati, nei luoghi che frequentano abitualmente.

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