Federico Romani eletto presidente del Consiglio Regionale della Lombardia

Il giovane consigliere di Fratelli d'Italia guiderà i lavori dell'aula del Pirellone. "L'autonomia sarà la nostra stella polare". Emilio del Bono, sindaco uscente di Brescia, consigliere regionale del Pd, e Giacomo Cosentino della lista di Attilio Fontana 'Lombardia Ideale' sono i nuovi vicepresidenti.

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Federico Romani, di Fratelli d’Italia, è stato eletto nuovo presidente del Consiglio regionale della Lombardia. Alla quarta votazione, da regolamento la prima in cui era sufficiente la maggioranza semplice, Romani è stato eletto con 45 voti su 78 votanti, schede bianche 27 e una nulla. Vittorio Sgarbi ha ottenuto 2 voti, il presidente del Consiglio regionale uscente, Alessandro Fermi 1 voto, Pierfrancesco Majorino 1, Lara Magoni 1. Federico Romani è figlio di Paolo Romani, che esordì in politica nel 1994 come parlamentare di Forza Italia per poi ricoprire, negli anni, cariche di ministro (Sviluppo Economico), viceministro e sottosegretario. Emilio del Bono, sindaco uscente di Brescia, consigliere regionale del Pd, e Giacomo Cosentino della lista di Attilio Fontana ‘Lombardia Ideale’ sono i nuovi vicepresidenti del Consiglio regionale della Lombardia, eletti nel corso della prima seduta dell’aula.

“La stella polare che ci guiderà sarà l’autonomia, che vuole dire responsabilità da parte di chi amministra e trasparenza responsabilità verso il popolo”. Queste le parole di Federico Romani  prendendo la parola in aula di Palazzo Pirelli dopo la sua elezione. “L’autonomia – ha continuato Romani – è già prevista dalla Costituzione grazie alla lungimiranza dei nostri Padri Costituenti ed è l’occasione per ridare dignità ai territori, portandoli verso uno spirito di leale collaborazione e solidarietà e per poter essere sempre più competitivi, ad esempio nei trasporti, nell’istruzione, nel lavoro, nei rapporti internazionali, nel pieno rispetto dei diritti civili e sociali. E la capacità di visione di quest’aula di approvare nel 2008 il proprio statuto sta proprio in quella parola chiave:

“Nel contrastare l’epidemia abbiamo fatto tutto ciò che ritenevamo appropriato secondo ciò che ci indicava la scienza e, quando anche la scienza rimaneva senza parole, quello che ci indicava il buon senso”. Lo ha dichiarato il nuovo presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani durante il suo discorso di insediamento. Il conflitto sulla gestione della pandemia “che si è aperto – ha aggiunto – probabilmente non aiuta a capire che cosa fosse giusto fare in quei momenti drammatici”. Ma questo conflitto secondo Romani “non aiuta la democrazia” e “non aiuta i cittadini a capire che cosa fosse giusto decidere in quei momenti di fronte ad un nemico completamente sconosciuto”. Motivo per cui “serve rispetto – ha proseguito – non sospetto. Dialogo, non conflitto”. Romani ha ringraziato il presidente Attilio Fontana, i suoi predecessori Alessandro Fermi e Raffaele Cattaneo e ha citato anche Pierfrancesco Majorino, candidato del centrosinistra alle scorse regionali. “L’auspicio – ha spiegato Romani – è di veder superati certi steccati ideologici”, che il più delle volte “sono frutto di posizioni tanto anacronistiche quanto inutili”. Il presidente del Consiglio regionale ha poi salutato il Capo dello Stato Sergio Mattarella “perno della nostra nazione”, i presidenti di Camera e Senato e la premier Giorgia Meloni.

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