Funzionaria di banca truffa due anziane sorelle, depredato l’intero patrimonio

La donna è accusata di aver depredato l'intero patrimonio di due anziane sorelle, ora decedute. La Guardia di Finanza ha sequestrato 24 immobili tra terreni e fabbricati, appartamenti di lusso, ville e un'azienda agricola, conti correnti, investimenti finanziari e quote sociali alla donna e ad alcuni suoi familiari

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I finanzieri del Comando Provinciale di Cremona hanno sequestrato, su disposizione del gip, 24 immobili tra terreni e fabbricati, appartamenti di lusso, ville e un’azienda agricola, conti correnti, investimenti finanziari e quote sociali a un’ex funzionaria di banca cremonese e ad alcuni suoi familiari per una truffa ai danni di due anziane sorelle (nel frattempo decedute), clienti della banca in cui cui la donna indagata svolgeva le mansioni di private banker. Sotto sequestro anche due autovetture di grossa cilindrata, una motocicletta Harley Davidson e due orologi Rolex.  L’indagine dei militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cremona ha ricostruito che la bancaria, approfittando della solitudine delle due sorelle e delle loro precarie condizioni di salute, le avrebbe indotte a una serie di atti (apertura di conti correnti, sottoscrizione di polizze vita con beneficiaria lei stessa o suoi familiari, bonifici e assegni circolari per pagamenti di acquisti personali), privandole di quasi tutti i loro beni. Per questo avrebbe falsificato le loro sottoscrizioni in calce a documenti bancari e, operando direttamente sui loro conti correnti, anche con Internet, con marito, madre e suocera si sarebbero impossessata del loro patrimonio. Numerosi anche i prelievi in contanti che , con le altre operazioni, hanno portato l’ammontare della truffa a oltre 2 milioni di euro. Una somma poi confluita su conti correnti della famiglia e investita in quote sociali e acquisto di immobili e beni di lusso. Il procedimento ha già superato il vaglio del Tribunale del Riesame che ha ritenuto fondato ed ha confermato il sequestro. Gli indagati sono accusati a vario titolo di truffa aggravata, riciclaggio, autoriciclaggio e ricettazione.  

 

 

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