Le mani della mafia sui fondi Covid, 15 denunce in Brianza

La Guardia di Finanza di Monza ha denunciato 15 persone, tra cui alcune vicine alla criminalità organizzata,  accusate di aver percepito indebitamente fondi destinati agli aiuti Covid.

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La Guardia di Finanza di Monza ha denunciato 15 persone, tra cui alcune vicine alla criminalità organizzata,  accusate di aver percepito indebitamente fondi destinati agli aiuti Covid.
Tra questi, il titolare di una ditta di lavori edili che avrebbe indebitamente percepito 4 mila euro: l’uomo è condannato con sentenza penale irrevocabile emessa dall’Autorità Giudiziaria per associazione di tipo mafioso. I titolari di due ditte individuali brianzole
beneficiarie di circa 40 mila euro euro sono stati denunciati anche per emissione di fatture false. Il legale rappresentante di una società di costruzioni monzese ha percepito oltre 15mila euro ed è risultato sconosciuto al Fisco non avendo ottemperato agli obblighi dichiarativi per gli anni 2019 e 2020.  Due persone sono state denunciate per indebito ottenimento ed utilizzo di finanziamenti bancari assistiti da garanzia Tra questi, il legale rappresentante di un’attività commerciale giussanese – peraltro destinataria di un
provvedimento interdittivo antimafia emesso dal Prefetto di Monza  – che avrebbe
indebitamente percepito 70 mila euro, per la presenza, nel nucleo familiare di un socio di
maggioranza, di un condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso sottoposto alla misura della detenzione domiciliare.
Secondo la Guardia di Finanza, si tratta di una frode da 350 mila euro.

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