Presidio degli studenti sotto al Pirellone: “Ai candidati chiediamo attenzione alla scuola”

L'unione Studenti della Lombardia: "Tra tutti i candidati, da destra al centrosinistra, non ci sono vere proposte sulla scuola e nessuno è riuscito finora a dare voce ad un concetto molto semplice: quello di diritto allo studio".

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Presidio dell’Unione Studenti ieri pomeriggio sotto al Pirellone a Milano. “Tra meno di due mesi in Lombardia si vota per le elezioni regionali – afferma Alessandro Dimiceli, coordinatore dell’Unione degli Studenti Lombardia – e, tra tutti i candidati che si sono proposti in questo momento, da destra al centrosinistra, non ci sono vere proposte sulla scuola e nessuno è riuscito finora a dare voce ad un concetto molto semplice: quello di diritto allo studio”. “Attualmente – si legge in una nota dell’Unione Studenti –    in Lombardia vige il sistema della Dote Scuola, estremamente diseguale, per cui la maggior parte dei fondi destinati per l’istruzione viene erogato alle scuole paritarie e in generale a tutti gli Istituti con retta, non coprendo una serie di garanzie sul diritto allo studio, che chiediamo da tempo. Tutto ciò non è più accettabile”.
“Inoltre  in questi giorni c’è stata l’approvazione della legge di bilancio da parte del Consiglio regionale della Lombardia e come ogni anno non è cambiato nulla: agli studenti e alle studentesse vanno sempre le briciole – afferma Rocco De Santo, dell’esecutivo dell’Unione degli Studenti Lombardia – : vogliamo invece una scuola che sia veramente accessibile per tutti e in cui non ci siano barriere di alcun tipo, sociali, economiche o culturali e che l’istruzione sia davvero un diritto”.
L’Unione degli Studenti Lombardia  ha una proposta di legge regionale sul diritto allo studio e chiede   la completa gratuità del materiale scolastico e del trasporto scolastico, un reddito di formazione a sostegno di studenti e famiglie e una Conferenza regionale sul Diritto allo Studio, per poter interloquire direttamente e costantemente con i rappresentanti delle istituzioni che ci governano.
“Di tutte queste proposte non c’è alcun tipo di spazio all’interno dei programmi dei candidati alle elezioni regionali di febbraio, i problemi però ci sono davvero – afferma Jacopo Cappa dell’esecutivo dell’UdS Lombardia –, e lo dimostrano gli scioperi avvenuti nelle ultime settimane in cui, in oltre trenta scuole in tutta la Lombardia, gli studenti hanno protestato spontaneamente per il freddo e per i bisogni materiali che vivono ogni giorno a scuola, dall’edilizia, ai problemi strutturali presenti nei propri istituti e alla mancanza di partecipazione che vivono nelle scuole”.
La repressione del centrodestra di Fontana, la gentrificazione del centrosinistra di Majorino e le privatizzazioni della Moratti non ci rappresentano. Noi siamo qui sotto Regione Lombardia per dire che gli studenti e le studentesse sono stanchi di non essere ascoltati e di essere presi in giro: è arrivato il momento che siamo noi a decidere: ORA DECIDIAMO NOI nelle scuole e nelle piazze di tutta la Lombardia. Continueremo a mobilitarci per tutta la primavera per dire che vogliamo la legge regionale sul diritto allo studio e la vogliamo adesso” conclude Alessandro Dimiceli, coordinatore dell’UdS Lombardia. 

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