Finanziamenti illeciti, il pm chiede 8 mesi per il tesoriere della Lega Centemero

Nella sua requisitoria al processo milanese, il pm Stefano Civardi ha detto che i 40 mila euro dati da Esselunga nel 2016 alla Lega servivano "per pagare i debiti della voragine aperta dalla Lega, che è Radio Padania".

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Il pm di Milano Stefano Civardi ha chiesto una condanna a 8 mesi per il tesoriere della Lega e deputato Giulio Centemero per un presunto finanziamento illecito da 40mila euro del giugno 2016 concordato, per l’accusa, tra il 2015 e il 2016 con il fondatore di Esselunga Bernardo Caprotti, morto nel settembre di 6 anni fa. Secondo le indagini, il finanziamento illecito da Esselunga alla Lega arrivò all’associazione ‘Più voci’, di cui Centemero era legale rappresentante, e poi sarebbe stato girato al Carroccio anche per rimpinguare le casse di Radio Padania. La Procura di Milano ha dimostrato che “il 13 giugno del 2016 per volontà di Bernardo Caprotti sono stati erogati 40mila euro alla Lega, camuffati da liberalità nei confronti dell’associazione ‘Più voci'” e “che sono serviti per pagare i debiti della voragine aperta della Lega, che è Radio Padania”. Lo ha spiegato nella sua requisitoria il pm Stefano Civardi prima di chiedere la condanna. Il processo è stato aggiornato al prossimo 14 febbraio, quando prenderanno la parola per l’arringa i legali di Centemero, gli avvocati Roberto Zingari e Giovanni Conti. Col “processo di Genova in corso”, ha spiegato il pm, e col “problema della confisca dei soldi che poi è arrivata” sui famosi 49 milioni di euro di cui si è persa traccia “il modo più semplice per finanziare la Lega – ha aggiunto il pm – era pagare i debiti, versare i soldi nella voragine aperta della Lega che è Radio Padania”. L’ordinamento, ha chiarito il pm, “richiede che quando finanzi un partito devi dirlo devi essere trasparente”, mentre “è reato quando lo fai senza ammetterlo”, ossia passando come in questo caso, secondo l’accusa, per un’associazione. Radio Padania ha appena cambiato nome in Radio Libertà.

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