Vigilessa uccisa, drogata e soffocata nel sonno

Martedì interrogatorio di garanzia delle figlie Silvia e Paola Zani e di Mirto Milani, accusati di omicidio e occultamento di cadavere.

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Foto dal profilo facebook di Laura Ziliani

Stordita dai farmaci e soffocata con un cuscino mentre dormiva. Sarebbe morta così Laura Ziliani, l’ex vigilessa di Temù (Bs) scomparsa l’8 maggio scorso e il cui corpo senza vita è stato trovato l’8 agosto scorso. Le figlie Paola e Silvia Zani  e il fidanzato della maggiore Mirto Milani da venerdì sono in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Martedì si presentarranno davanti al Gip per l’interrogatorio di garanzia. Chi indaga è convinto che l’ex vigilessa bresciana sia stata soffocata con un cuscino mentre dormiva sotto effetto di ansiolitici. Quei farmaci ritenuti “potenzialmente idonei a compromettere le capacità di difesa”. Ora bisogna vedere quali elementi sul cadavere, a distanza di 140 giorni dal decesso, possono ancora essere trovati a sostegno della tesi del soffocamento non violento visto che sul corpo della 55enne non sono stati trovati segni di violenza e nemmeno fratture. “L’ipotesi è che Laura Ziliani sia stata uccisa in casa a Temù in via Ballardini e poi portata in luogo diverso da quello del ritrovamento”.

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