Contare i mesi non è una cosa così difficile. Basta usare le dita di una mano. Anche per capire quanto tempo manca alle elezioni di Milano di ottobre. Maggio, giugno, luglio, settembre. Quattro mesi, perché ad agosto la campagna elettorale si ferma. Da gennaio sarebbero mancati ben sette mesi. Ora, in quattro mesi, e a maggior ragione in sette mesi, si può “imporre” sul mercato politico cittadino, così privo di figure di rilievo se si esclude il sindaco di Milano Beppe Sala, qualunque candidatura. Basta un po’ di costanza e un pizzico di attenzione da parte dei media. Invece no, il centrodestra sta consapevolmente e inspiegabilmente perdendo il tempo di inserire sulla scena politica un qualunque tipo di candidatura. Tanto che secondo alcuni ci sarebbe già un accordo tra Forza Italia e Beppe Sala. Fantascienza? Probabilmente sì. Meno fantascientifica invece la possibilità che – per la seconda volta – si torni a corteggiare Gabriele Albertini. A sentire gli ambienti azzurri Giorgia Meloni sarebbe assai più morbida su Milano, e il fatto che Albertini non si sia ritirato nel mutismo, ma anzi esterni – e sulle reti Mediaset – fa pensare a qualcuno che il Cavaliere abbia cambiato idea e cavallo, avendo da sempre sponsorizzato Maurizio Lupi. Ipotesi? Ovviamente sì. Opinioni? Certamente. Quel che non è una opinione è il tempo, e il computo dei mesi: quattro mesi di campagna sono un periodo assai lungo.

fabio.massa@affaritaliani.it
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