“Quando il popolo dei tifosi, in modo assolutamente spontaneo e non organizzato, scende in strada per festeggiare lo scudetto atteso da anni, bisogna necessariamente coniugare le ragioni della prevenzione del contagio con la gestione dell’ordine pubblico e con la tutela della incolumità delle persone. Abbiamo valutato che chiudere piazza Duomo, spazio urbano ampio e con numerose vie di esodo, sarebbe stato inevitabilmente occasione di ancora più densi e rischiosi assembramenti, sotto ogni profilo”: lo afferma il prefetto Renato Saccone in merito ai festeggiamenti di ieri per lo scudetto dell’Inter. “Di fronte a trentamila tifosi esultanti – circa diecimila nel picco in piazza Duomo – non si usano idranti, né ha senso transennare una città. Si opera per evitare incidenti di qualsiasi natura – che non ci sono stati – per ridurre nei tempi le manifestazioni di festa – con il rispetto del “coprifuoco” – per salvaguardare le tante attività commerciali e della ristorazione e il diffuso passeggio domenicale di un pomeriggio primaverile in zona gialla, così come è stato”, prosegue il prefetto. “Con questo approccio, sono stati previsti e approntati servizi mirati e flessibili, con la consapevolezza che la gestione dell’ordine pubblico è un delicato equilibrio tra interessi non sempre collimanti, i cui risultati positivi non sono facilmente visibili perché consistono spesso in ‘ciò che non accade'”, conclude.

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