Difficile trovare qualcosa di positivo nell’orrendo bailamme sul Salone del Mobile. Da quando Affaritaliani.it Milano ha lanciato l’allarme si è scatenata una pressione fortissima da parte delle istituzioni. Tanto che alla fine il fronte si è rotto, e da una parte ci sono i produttori brianzoli, dall’altra parte gli altri. I rumors indicano in stasera o al massimo domattina una decisione finale sul Salone, che con tutta probabilità sarà un “mini-Salone”. In questa vicenda colpisce l’intervista di Giovanni Anzani, ad di Poliform, che dopo essere stato definito disfattista replica: “Il consiglio di presidenza di Assarredo ha votato contro il Salone, 30 membri hanno votato no”. Per la serie, si era deciso di non farlo, e adesso è tornato in discussione. Quindi, una mezza buona notizia. La cosa positiva di tutto questo bailamme riguarda il FuoriSalone. MilanoToday, a firma di Massimiliano Melley, ha anticipato che il Fuorisalone si terrà con o senza il Salone. Considerato che buona parte della “ricaduta” sulla città del Salone è proprio il Fuorisalone, si potrebbero verificare due cose. La prima è che il Fuorisalone fallisca miserrimamente, poiché manca il traino del Salone. La seconda è che il Fuorisalone fiorisca, malgrado il Salone. E in questo caso sarebbe un’ottima notizia. Perché forse non bisognerà stare attaccati alla gonnella di Poliform e Poltrona Frau per difendere gli interessi della città di Milano.

fabio.massa@affaritaliani.it

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