C’è una cosa che da un anno mi perplime, per dirla alla Guzzanti. Sono perplesso dal fatto che – in uno scaricabarile continuo – tutta questa pandemia sia gestita in un inaccettabile pendolo tra Stato e Regioni. Mi spiego. La Costituzione dice chiaro e tondo che la gestione della sanità è regionale. Ma una sentenza della Corte Costituzionale di alcuni mesi fa dice altrettanto chiaro e tondo che la gestione di una pandemia è materia statale. Statale. Tutto chiaro? Se fosse tutto chiaro, allora le linee programmatiche sui vaccini sarebbero prescrittive – e il solito De Luca dovrebbe stare muto: si vaccina esattamente chi dice lo Stato centrale come dice lo Stato centrale e con il personale che dice lo Stato centrale. Ad esempio, usando l’esercito ovunque. Ad esempio, mettendo l’esercito a coordinare tutte le strutture ed esautorando di fatto le Regioni da qualunque autorità decisionale. E – di fatto – assumendosi le responsabilità complete di tutto. C’è una coda su un marciapiede? Colpa di Draghi. C’è una dose che fa venire una trombosi? Colpa di Speranza. Non di De Luca, Bonaccini, Fontana, Zaia eccetera. No, colpa del Governo. Avrebbe il Governo la forza legislativa di prendere una decisione del genere? Sì, lo dice una sentenza della Consulta, come dicevo.
Invece no. E’ dall’inizio della pandemia che è tutto un gioco di rimpalli. Speranza dice che i test rapidi non vanno bene, lo scrive nero su bianco, la Lombardia segue l’indicazione e non li fa e viene crocifissa, il Veneto se ne frega e li fa e finisce in Paradiso. Chi doveva chiudere la bergamasca? Adesso pare proprio che l’inchiesta punti su Roma, e vivaddio non ci vuole un genio a capire che per chiudere una valle ci vuole l’esercito che non viene comandato dal Governatore. Ma sono storie vecchie, che oggi non interessano a nessuno. Passiamo al presente. Le linee guida dicono prima gli 80enni, e poi a scendere. Queste linee sono prescrittive oppure indicative? Se sono prescrittive allora il Governo faccia esposti contro i Governatori che pensano di fare di testa propria. Se sono indicative, il premier la smetta di andare in tv a invitare i Governatori. Precetti e basta. E già che può precettare, chiami pure i medici di base a fare qualcosa, che sono un bel po’ che dall’inizio dell’emergenza Covid non rispondono manco alle chiamate dei pazienti.

Print Friendly, PDF & Email