L’ordinanza regionale dello scorso 8 gennaio, per il Tar della Lombardia, che ha accolto il ricorso del comitato ‘A scuola!’ contro la dad al 100% per le superiori, denota “contradditorietà” e “irragionevolezza” perché “per contenere gli assembramenti adotta misure incidenti sulla didattica in presenza, rispetto alla quale non evidenzia alcun peculiare pericolo di diffusione epidemiologica”. In particolare, l’ordinanza – scrive il Tar – deve essere sospesa “nella parte in cui disciplina la didattica a distanza, imponendola al 100%, nel periodo compreso tra i giorni 11 gennaio e 15 gennaio 2021”. Dopo aver appreso la notizia Regione Lombardia ha diffuso una nota:  “Prendiamo atto della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale e ci riserviamo, dopo aver valutato nel dettaglio le motivazioni dello stesso, di proporre reclamo poiché i riferimenti normativi che hanno orientato il Giudice del Tribunale, non tengono conto della possibilità delle Regioni di adottare misure più restrittive di quelle previste dai vari Dpcm”.

 

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