Coronavirus, in Lombardia nei primi quattro mesi dell’anno 10 mila morti indirette

Lo sostiene lo studio di un gruppo dell'University College e dell'Imperial College di Londra.

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Tra gennaio e aprile 2020, in Lombardia sono morte circa 24mila persone in più della media degli altri anni, ma solo 14mila decessi sono risultati correlati direttamente al Covid-19 gli altri 10mila potrebbero essere vittime di altre malattie non curate in modo adegauto dal sistema sanitario in difficoltà, ma anche morti di Covid non diagnosticati a causa dei mancati test. Lo sostiene uno studio pubblicato su Plos One da un gruppo dell’University College e dell’Imperial College di Londra.  Lo studio ha esaminato il numero dei decessi in ogni aree in Italia (son bene 7.251 le aree controllate) durante i primi 4 mesi dell’anno ed è stato confrontato con le previsioni basate sui dati del 2016-2019. Così i ricercatori avrebbero scoperto che la Lombardia ha avuto il maggior numero di morti in eccesso rispetto a qualsiasi altra regione in Italia.”Questo dato ci dà le dimensioni della tragedia, andando oltre le morti confermate per Covid-19 e includendo i decessi che sono stati il risultato indiretto della pandemia. Queste sono morti che, con una migliore organizzazione sanitaria, potevano essere potenzialmente evitate” spiega Gianluca Baio, docente di statistica all’University College. Secondo Marta Blangiardo dell’Imperial College di Londra –  lo “studio non è in grado di spiegare perché in Lombardia si sia verificato un picco così elevato di morti, tuttavia la pandemia ha avuto un effetto travolgente sul sistema sanitario regionale, per cui il ridotto o ritardato accesso alle cure potrebbe essere un fattore”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati