Comunali, Sala: ricandidatura? Ora concentrato su cose da fare

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“Mancano nove mesi e sono veramente tantissimi. Per cui adesso senza fare date, in questo momento la priorità è stare molto concentrati su Milano e sto lavorando con la giunta anche per preparare un percorso che, come spiegherò nei prossimi giorni, è ampiamente avviato, ma è il momento di raccogliere le opinioni dei milanesi”: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala oggi a margine della cerimonia di commemorazione del Generale dell’Arma Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente della scorta Domenico Russo, uccisi dalla mafia. Sulla sua decisione di non sciogliere ancora la riserva per la sua candidatura a sindaco per le comunali 2021, Sala ha aggiunto: “Non è una questione di tattica, è una questione di consapevolezza, e cercherò di spiegarlo bene nei prossimi giorni, delle tante cose che c’è da fare”. Ha specificato poi che questo è “il momento in cui è necessario un pensiero collettivo, quindi la mia non è tattica ma è la volontà di rimanere molto concentrato con la mia giunta, sulle cose da fare.Vuol dire che troveremo delle formule, lo spiegherò domani dopo aver fatto la giunta, per sottoporre ai milanesi il nostro progetto di città. Cambiano le stagioni per Milano, come sono cambiate per il mondo, ma non cambiano i percorsi che vanno corretti, i valori e le qualità. Voglio trovare una formula per coinvolgere più possibile e raccogliere le opinioni. Quello che voglio dimostrare è che c’è tanto e che non è assolutamente vero che i nostri cassetti sono vuoti, anzi, sono densi di una serie di cose da fare. Qui ci sono presenti dei sindaci e potremmo chiedere a loro quando hanno finito il mandato quanto sono riusciti a realizzare e quanto chi è venuto dopo ha goduto del loro lavoro. Quello che vorrei spiegare ai milanesi è che c’è tantissimo su cui si è già fatto dei passi avanti, progettato, su cui si raccoglierà nei prossimi cinque anni e sentire la loro opinioni”, ha proseguito Sala. Infine sul tema delle tempistiche, ha precisato che non aspetterà dicembre per sciogliere la riserva: “Non voglio mettere in difficoltà nessuno nel caso non mi ricandidassi come credo possiate apprezzare e come vedrete molto anche nei giorni prossimi, sto lavorando con intensità per il futuro di Milano. È da escludere che io non ci stia pensando a ricandidarmi. Sto facendo una serie di valutazioni che hanno carattere personale, per cui non voglio mettere in difficoltà nessuno, ma in questo momento il mio pensiero è molto meglio che stia sul pezzo, che stia concentrato. I problemi della città ci sono. Su alcuni problemi abbiamo trovato una via che può piacere o meno. È chiaro che noi stiamo facendo una rivoluzione sulla mobilità. Può piacere o non può piacere, ma dalla scelta fatta alcuni anni fa di insistere sul trasporto pubblico, di credere nelle nuove metropolitane, di cambiare i mezzi pubblici, fino a quello che stiamo facendo sulle piste ciclabili, può piacere o non può piacere, ma c’è un disegno. Su altre cose invece c’è da lavorare e a volte anche con difficoltà. Per esempio, il fatto del caro affitti e della difficoltà per i giovani non è un tema facile. Tanti mi scrivono ancora chiedendomi di intervenire, ma non è legalmente e tecnicamente semplice intervenire in una transazione tra privati. Per cui io sono consapevole del fatto che ci sia molto da fare, però i problemi ci sono oggi. Puoi dire ai milanesi ‘parliamo della visione di lungo termine’, anzi devi dirlo, ma siccome i problemi sono immediati bisogna lavorare anche sul breve”, ha concluso il sindaco. (MiaNews)

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati