Lombardia, nel primo trimestre produzione segna -10%

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Dalla conferenza stampa di analisi del primo trimestre 2020 di Unionecamere Lombardia emerge una forte contrazione della produzione industriale sia rispetto al trimestre precedente che sullo stesso trimestre del 2019 (variazione tendenziale -10,1%). A fronte di una crisi trasversale che colpisce tutti i settori la Regione ha pensato di ottimizzare le risorse che comunque non sono infinite. Il primo pacchetto di aiuti è dedicato al credito. La Lombardia ha ampliato il più possibile la platea dei beneficiari, aumentando il periodo di ammortamento. Con il bando ‘Io riapro sicuro’ sono stati messe a disposizione risorse a fondo perduto, perché in tema di sicurezza vi sarebbero state nuove spese per le aziende del turismo e del commercio in materia di rispetto dei protocolli sanitari difficilmente sopportabili per i piccoli imprenditori. Altro capitolo il “pacchetto Faber” dedicato agli artigiani. In poche ore le risorse sono terminate. L’indice della produzione industriale arretra ai livelli dell’anno 2010 e annullando quanto costruito nel periodo di crescita, seppure moderata, degli ultimi sette anni. Tengono gli Alimentari (-1,4%) e la Chimica (-1,7%). Soffrono con un -14%. Pelli-Calzature -23%, Abbigliamento -19%, Tessile (-13,4%). Si registrano alte percentuali di potenziali chiusure e forti contrazioni dei livelli produttivi anche per Legno e Mobilio (-18,8%), Siderurgia (-15,8%), Minerali non metalliferi (-15,1%), Mezzi di trasporto (-13,5%) e Meccanica (-10,5%). Per le aziende artigiane l’indice della produzione scende bruscamente a quota 85,7. La Gomma- plastica (-9,1%) riesce a contenere le perdite sotto il 10%. Come per l’industria, le imprese legate al comparto moda risultano le piu’ sofferenti: Abbigliamento (-18,3%), Pelli-Calzature (-17,2%) e Tessile (-12,7%). Anche i settori legati all’edilizia-casa sono sotto-performanti (Minerali non metalliferi -16,3% e Legno-mobilio -14,9%) mentre meglio della media fanno Siderurgia (-10,6%), Alimentari (-11,1%) e Meccanica (-12,0%). Nell’industria l’occupazione presenta un saldo leggermente positivo (0,1%) Si fa evidente l’effetto dell’emergenza sanitaria nel ricorso alla CIG che aumenta considerevolmente: la quota di aziende che dichiara di aver utilizzato ore di cassa integrazione balza al 55,9% e la quota sul monte ore al 4,1%. Nell’artigianato il saldo occupazionale e’ leggermente negativo (-0,1%), anche in questo caso con tassi d’ingresso (1,8%) e uscita (1,9%) in calo rispetto ai trimestri precedenti. In forte incremento il ricorso alla CIG con la quota di aziende che dichiara di aver utilizzato ore di cassa integrazione che sale al 57,8%, mentre la quota sul monte ore e’ del 6,2%.

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