Una scuola per bambini profughi in Turchia, grazie al cremonese Nicolò Govoni

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“Apriremo la prima Scuola Internazionale per bambini profughi al mondo, e non ci fermeremo qui, lo faremo anche in Kenya e in Messico e in Italia, e poi chissà, speriamo in tutto il mondo, e così facendo renderemo l’istruzione privata accessibile a tutti, gratis, e creeremo un modello di Scuola finalmente davvero democratico, e sì, saremo scomodi, pesteremo i piedi a tanti potenti e business e interessi politici, e ci ostacoleranno, tenteranno di fermarci perché non ci conformiamo, non ci pieghiamo, non ci arrendiamo a un mondo fatto di nepotismo, e agganci, e connivenza—e quindi certo che tenteranno di fermarci, ma noi ce la faremo. Ecco, l’ho detto. Al diavolo la scaramanzia. L’Amore ci conduce. La Pace ci sostiene. Ora provate a fermarci”. E’ il post di Nicolò Govoni, 27enne di Cremona presidente e co-fondatore della ong Still I Rise,  al fianco dei profughi e dei migranti. Il giovane cremonese annuncia così l’apertura di una scuola internazionale di alto livello, per dare un’occasione ai tanti bambini profughi che si riversano con le loro famiglie in Turchia dai paesi in guerra. Aprirà a Gaziantep, città di confine con la Siria. Govoni  è fra i nominati alla candidatura per il Nobel per la Pace. Dopo un’esperienza di volontariato in India, si è trasferito in Grecia,  al campo profughi di Samos, per coordinare un programma educativo per bambini rifugiati sfuggiti alla guerra e provenienti dalla Siria, dall’Afghanistan, dall’Iraq, dalla Palestina, dal Kurdistan, dall’Iran, dall’Algeria, dal Congo. Ha scritto i libri “Bianco come Dio” e “Se fosse tuo figlio”, che ha presentato anche ai microfoni di Radio Lombardia, ospite della rubrica Lombardia in Libreria. 

Riascolta l’intervista a Govoni in Lombardia in Libreria

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