Ora, su questa cosa di Berlusconi, avete stufato. Abbiamo stufato.

Sì, va bene. Abbiamo capito che ad Arcore, con i soldi suoi, Berlusconi andava con diverse donne consenzienti. L’ha capito tutto il mondo. Anche in Sudan ti danno di gomito e ti dicono: Italiani, Silvio, Bunga bunga.

Quello che non capisco, davvero, è che cosa stiamo ancora a perdere tempo dietro a quel caso.
Di che cosa stiamo parlando?
Di un ottuagenario che non ha ammazzato nessuno se non un presunto senso di moralità. Ma perché? Perché ancora nei tribunali quella cosa non è finita? Dove si vuole arrivare? A raccontare, come è successo ieri, che in una stanza buia, le ragazze si accoppiavano con Berlusconi? A mettere in giro l’ennesimo particolare pecoreccio che manco sui fotoromanzi degli anni ’70? Ok, va bene. Ci abbiamo fatto su qualche clic. A questo è servito? Quando finirà questa tonnara indegna di uno Stato civile?

Quando torneremo ad indignarci e a discutere davvero di cose serie? Vi faccio un esempio? Le pensioni. Quota 102. Quello è un tema serio. O i lavori pericolosi, quelli per cui un operaio perde la vita a 18 metri sotto terra, qui a Milano. Quelli sono i temi, non il cavaliere e le sue tante amanti.

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