Altra straordinaria impresa del carabiniere della Val d’Ultimo che stamattina ha domato la “sua” Stelvio per la quinta volta, la quarta in discesa (record assoluto sulla pista bormina) perché l’anno scorso Domme si era preso il lusso di vincere anche il SuperG. Con la vittoria di oggi, Paris è il discesista in attività con più vittorie in Coppa del Mondo.
Nella discesa , la prima della tre giorni di gare a Bormio, quella di recupero della gara non disputata il 21 dicembre in Val Gardena con partenza spostata più in basso in località La Rocca, Dominik è partito con la cattiveria agonistica e la convinzione di chi, dopo un’ottima prova cronometrata dove era finito secondo dietro il francese Roger, sa di poter centrare un risultato di spicco. E così è stato, per gli altri solo le briciole.
Ormai non ci sono parole per descrivere le discese sulla Stelvio di Paris che su questa pista, una delle più difficili dell’intero circo bianco, si sente proprio a casa, sa bene cosa fare metro dopo metro, sa dove può osare. Ed è qui che Domme ha vinto la sua prima gara di Coppa del Mondo. C’è un feeling speciale.  E grazie al suo straordinario talento e alla sua straordinaria potenza riesce sempre a tenere alta la velocità e a tenere linee ideali. Ormai qui sa che se riesce a far bene, a “sbagliare il meno possibile” come ci ha sempre detto, difficilmente c’è qualcuno che riesce a far meglio. Super Domme ieri ha osato, come sempre, e l’ha fatto come solo lui sa fare, dalla partenza all’arrivo, e… scaricando la potenza dei suoi cavalli lungo il percorso e facendo, come sempre, la differenza nella parte bassa prima di stampare il crono di 1’49”56. Al suo arrivo tripudio totale del numeroso pubblico presente allo ski stadium e al parterre di una Stelvio vestita nuovamente di tricolore e di una Bormio, paesino che gli ha conferito quest’anno la cittadinanza onoraria, in festa!
A fermare il dominio di Paris ci ha provato lo svizzero Beat Feuz, il leader della coppa di specialità, che ha trovato una delle sue migliori giornate sulla Stelvio (dove in carriera ha ottenuto “solo” un terzo posrto) fermando le lancette del cronometro sul 1’49”95 a 39 centesimi dal vincitore. E anche l’austriaco Matthias Mayer è andato vicino all’impresona, fermandosi però al terzo posto con 42 centesimi da un inarrivabile Domme. Bene il norvegese Kilde, quarto, e bene i tre francesi Muzaton, Bailet e Roger, rispettivamente quarto, quinto e sesto. E il quinto posto di Muzaton, partito col numero 38, oltre al settimo di Roger, partito col 40, la dicono lunga su una Stelvio bellissima e performante per tutti, grazie anche al lavoro costante e competente degli uomini di pista coordinati dal direttore di gara Omar Galli.
Diciottesimo posto, un pizzico di delusione dopo il terzo posto in prova ma comunque punti pesanti per Mattia Casse che ha chiuso al 18° posto, a 2’19” da Parise a 64 centesimi dalla top 10. Più staccati gli altri italiani che proveranno a far meglio domani nella classica discesa della Stelvio, con partenza al Praimont.
Grande festa e standig ovation del pubblico per Peter Fill che ha tagliato il traguardo delle 350 gare disputate in Coppa del Mondo. E così all’arrivo c’erano ad attenderlo la moglie Manuela, i tre bimbi e il papà oltre ad una torta commemorativa. Il fuoriclasse di Castelrotto, emozionato e assai contento, ha ringraziato la famiglia, la moglie e i bimbi “i miei tesori”, la FISI, gli allenatori, gli sponsor, e tutti i tifosi. “Questo è il mio mondo, la mia vita”. “Aver raggiunto le 350 gare in Coppa del Mondo è decisamente un bel traguardo, ringrazio tutti quelli che in questi anni sono stati al mio fianco e mi hanno aiutato e sostenuto”. Quali i tuoi migliori ricordi sulla Stelvio ? “Un anno sono arrivato secondo e mi ricordo bene anche il secondo posto ottenuto in combinata un paio di anni fa che mi ha consentito di vincere la “coppetta” di specialità. Nel 2005 ho partecipato ai Mondiali, una pista sulla quale ho combattuto tante volte. La Stelvio è una pista bellissima che ti mette alla prova, dove devi dare il 100%”.

SKI WORLD CUP 2019/2020. – Bormio (Ita) Beat Feuz (Swi) Dominik Paris (Ita) Matthias Mayer (Aut) 27 /12/2019, photo Alessandro Trovati/Pentaphoto
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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati