“Dopo lo “scandalo” della mancata apertura di Pasquetta, il Palazzo Ducale è tornato nel dimenticatoio. A nulla sono valse le proteste dei commercianti e delle associazioni di categoria. A nulla è valsa la dimostrazione di sostegno e l’impegno del sindaco Mattia Palazzi affinché il problema della grave carenza di personale di vigilanza e accoglienza si risolvesse”. Lo denunciano in una nota i sindacati confederali, sottolineando che a Mantova il piano nobile di Palazzo Ducale al mattino è chiuso alle visite, per carenza di personale.
“Come era successo a gennaio e a febbraio e fino al 22 marzo, dal 3 luglio tutto il piano nobile della Corte Vecchia di Palazzo Ducale è chiuso per la forte carenza di personale. Ogni mattina il percorso espositivo di circa 30 sale affrescate e decorate, piene di capolavori come affreschi di Pisanello, quadri di Rubens, Fetti, Viani, arazzi fiamminghi su cartoni di Raffaello, rimane inaccessibile ai visitatori e ai turisti”.
“Nonostante le molte richieste dei rappresentanti sindacali per trovare soluzioni condivise e nonostante l’autonomia gestionale del Direttore, niente è stato fatto fino ad ora. Nessuna esternalizzazione del servizio di vigilanza per tamponare la mancanza di personale. Nessun concorso all’orizzonte. Per il futuro di questo nostro Museo non ci sono rosee previsioni.
La responsabilità per la serrata di Pasquetta, che l’opinione pubblica ha attribuito ai lavoratori del Museo, ha in realtà messo in luce una situazione che già da tempo le organizzazioni sindacali denunciano. La risposta dal Direttore è stata l’interruzione delle relazioni sindacali.
Strettamente connessi alla carenza di personale sono l’organizzazione del servizio e i carichi di lavoro. Anche la sicurezza nella gestione dell’utenza e di tutela del bene pubblico sono direttamente legati ai numeri troppo esigui del personale. I lavoratori e le lavoratrici di Palazzo Ducale auspicano che questo comunicato possa raccogliere l’attenzione e la solidarietà che questo Museo merita, specialmente in questo frangente”.

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