Si è svolta la manifestazione indetta da “Milano antifascista, meticcia e solidale” e “Unione Sindacale di Base” per protestare contro ogni forma di razzismo, mafia e sfruttamento e in ricordo di Soumila Sako, ucciso nei giorni scorsi nella piana di Gioia Tauro. I partecipanti, circa 1200, si sono concentrati sin dalle ore 14:30 in via Palestro angolo Corso Venezia e dalle 16 circa hanno percorso in corteo i Bastioni di Porta Venezia, via Vittorio Veneto, via Lecco, via Lazzaro Palazzi, via Lazzaretto, viale Tunisia, via Tenca, via Boscovich, Corso Buenos Aires, via Vitruvio, sino in Piazza Duca d’Aosta, ove l’iniziativa si è conclusa alle 18:30. La polizia ha identificato un uomo e una donna per aver dato fuoco a una bandiera della Lega (che non è comunque un vessillo nazionale n.d.r.). “La storia di Soumaila mette in luce tutto questo – si legge in un comunicato del Cantiere – sfruttamento sul lavoro, mafia e razzismo. Ci ricorda che non si tratta solo di parole ma di fatti che fanno male: di ingiustizie. Ingiustizie che si intrecciano insieme, e ci raccontano di un paese, l’Italia, in cui i diritti sono sempre meno accessibili, fino al punto di diventare troppo spesso privilegi. Quelle ingiustizie che si attorcigliano assieme nella storia di Soumaila Sacko e nella storia della Piana di Gioia Tauro. Una terra i cui abitanti subiscono da tempo immemore l’infamia delle ‘ndrine e la fatica di coltivare la terra come braccianti sfruttati. Una terra in cui il colore della pelle è diventato un elemento della gerarchia del lavoro e dove i braccianti africani hanno combattuto molte volte in questi anni contro il caporalato. Oggi migliaia di persone sono scese in piazza perchè stanche della retorica razzista, che vorrebbe distogliere l’attenzione dalle istanze sociali, perchè indignate dall’ignoranza e arroganza che questo governo ha subito dimostrato di avere, perchè arrabbiate per l’ennesimo assassinio a sfondo razziale”.

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