“Il Ministero dell’Interno ha dato il via libera alla richiesta dei cittadini e dell’amministrazione comunale, di cui mi sono fatto portavoce, di ripristinare il posto di Polizia ferroviaria nella stazione di Rogoredo. Adesso tocca a Rfi allestire, quanto prima, i locali per gli uffici che dovranno ospitare una ventina di agenti”, l’annuncio lo dà l’on. Paolo Cova, parlamentare del Pd, dopo che per anni si è battuto per riottenere un presidio di polizia in una zona tanto ‘calda’. “In questo modo, non solo la stazione e le sue pertinenze saranno di nuovo sotto controllo, dopo gli spiacevoli episodi accaduti, ma l’intera zona, boschetto di Rogoredo compreso, avrà come deterrente la presenza di una squadra abbastanza numerosa di agenti”, continua Cova.

Proprio nei giorni scorsi il parlamentare, residente in Zona 4, si è recato in quello che è ormai conosciuto come ‘bosco della droga’ per un ennesimo sopralluogo: “Con Giacomo Perego del Municipio 4, Stefano Bianco e gli amici di Italia Nostra abbiamo fatto un giro di ricognizione tra via Orwell e via Sant’Arialdo. Fortunatamente, dopo anni di inutili e provvisori sgomberi da parte dell’amministrazione comunale di centrodestra, ora, grazie al lavoro delle giunte di centrosinistra, l’area è in fase di recupero ambientale. È un percorso ancora lungo, ma è quello giusto: rendere il boschetto fruibile ai cittadini, creare dei luoghi di ritrovo, riportarlo all’antica bellezza di territorio di campagna. E se il posto comincia a essere abitualmente frequentato dai cittadini, utilizzato per eventi e manifestazioni, chi lo usa per motivi contrari alla legalità, non troverà più spazio. L’ufficio Polfer sarebbe poi l’ulteriore elemento di dissuasione. Ora, aspettiamo solo Rfi”.

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