Madrid e Barcellona allo scontro finale. Fuga delle imprese catalane

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Il presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, ha assicurato questa mattina nella sua nuova lettera di risposta a Mariano Rajoy, che “se il Governo dello Stato insiste nell’impedire il dialogo e continua la repressione”, il Parlamento catalano “potrà procedere, se lo ritiene opportuno, votare la dichiarazione formale di indipendenza che non aveva votato il giorno 10”. Madrid poco fa ha risposto che sabato si riunirà il Consiglio dei Ministri per avviare la procedura di applicazione dell’articolo 155 della Costituzione “per restaurare la legalità nell’autonomia catalana”. Nel frattempo, preoccupate dall’instabilità e dall’incertezza sul futuro, sono arrivate a 700, in pochi giorni, le imprese che hanno trasferito la loro sede fuori dalla Catalogna. Tra queste alcuni colossi bancari come CaixaBank e Sabadell e il gruppo assicurativo CatalanaOccidental ma anche imprese radicate in Catalogna da secoli, come l’azienda vinicola Codorniu, a Barcellona dal 1550.

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