Oggi, a sessant’anni dalla posa della prima pietra, festeggiamo Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia. Lo facciamo in un luogo, l’Aula consiliare, in cui si svolge la vita democratica di questa regione e perciò la cerimonia assume un ulteriore significato, coronando anche gli auspici di Giò Ponti, secondo il quale l’architettura è sostanza della politica sociale e segno profetico per l’uomo civile. All’orgoglio, dunque, di questa storia oggi uniamo la gioia della festa per questo ‘compleanno’, che ci riguarda tutti. Tanti auguri Pirellone, casa dei lombardi”. Questo l’auspicio espresso oggi dal Presidente del Consiglio, Raffaele Cattaneo, durante la cerimonia ufficiale per il 60° anniversario della fondazione del Grattacielo. Durante l’evento, che si è tenuto al termine della seduta mattutina dell’Assemblea, sono state anche conferite le medaglie d’argento dedicate a Giò Ponti agli eredi del pool di progettisti dell’edificio. Erano presenti Salvatore Licitra, Presidente della Fondazione Giò Ponti e nipote dell’architetto, Marco Nervi, Presidente della Pier Luigi Nervi Reserch and Knowledge Management Project e nipote di Pier Luigi Nervi, Carlo Valtolina, nipote dell’Ing. Giuseppe Valtolina, e Elena dell’Orto, figlia dell’Ing. Egidio dell’Orto (accompagnata dalla madre) e Paola Comolli, figlia di Sante Comolli, l’ingegnere costruttore.

La serie di eventi è stata aperta da un Convegno dedicato al tema dell’edificio verticale nella storia dell’architettura e della società italiana, a cura dell’architetto Alessandro Colombo e in collaborazione con la Fondazione Triennale e Fondazione Pirelli.

Per tutta la giornata è stato attivo un desk di Poste Italiane per l’annullo filatelico dedicato.

Alle ore 20.30, all’Auditorium Gaber, un concerto al tramonto della Ex_novo orchestra(prenotazioni esaurite). In programma lo “Spirito d’Europa” di Marc Antoine Charpentier, l’“Inno alla gioia” di Ludwig van Beethoven, musiche Verdi, Mozart, Vivaldi e Rossini. Infine visita notturna al Belvedere “Jannacci” del 31° piano.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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