Oggi con La Provincia di Como la terza cartolina dell’iniziativa #rivogliamoilnostrolago. Le modalità sono le stesse delle due uscite precedenti: la cartolina è gratis, da ritirare, firmare e riconsegnare direttamente all’edicolante o in redazione. Migliaia i comaschi che stanno firmando le cartolina da inviare al presidente del Consiglio Matteo Renzi per chiedere il commissariamento del cantiere del lungolago. È un coro diretto a Renzi: «Devi aiutarci a far ripartire il cantiere».  In prima linea nella battaglia contro il cantiere che offende la città, tante persone famose da Andrea Vitali, a Davide Van De Sfroos fino all’ex nazionale Gianluca Zambrotta e Vittorio Sgarbi. Londra, Mosca, Francoforte, Nuova Delhi. I comaschi che vivono all’ estero non dimenticano il loro lago e aderiscono alla campagna anche se si trovano a migliaia di chilometri da Como. Non potendo ottenere una cartolina, hanno pensato di scaricarla dal web e stamparla (qualcuno l’ha anche ingrandita per rendere ancora più efficace il messaggio), oppure si sono fatti fotografare con l’immagine della cartolina sullo schermo del tablet o del computer portatile. Otto anni senza il lungolago. 80mila cartoline-denuncia sono pronte da consegnare a Palazzo Chigi. Como dice«Basta allo scandalo delle paratie», il cantiere infinito che nasconde uno dei panorami più belli del mondo e si rivolge al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Lo fa munendosi di cartoline raffiguranti il lago «ingabbiato» dalla recinzione frutto di lavori iniziati otto anni fa, mai terminati e fermi dal 2012. Parliamo di uno dei luoghi di ispirazione per artisti e poeti (primo tra tutti Alessandro Manzoni), location per film (da Star Wars a Ocean’s Twelve) e scelto oggi da numerosi vip per soggiorni (universalmente noto l’hotel di lusso Villa D’Este, sede anche del Forum Ambrosetti) come pure per nuove residenze – oltre a George Clooney, a Como si sono visti Catherine Zeta Jones, Michael Douglas, Brad Pitt, Jennifer Aniston, Angelina Jolie senza dimenticare Cindy Crawford. Matt Damon, Bill Murray, Drew Barrymore e molti altri ancora. Eppure la visuale è impedita dal 2008 a causa di un’opera dai trascorsi a dir poco travagliati. La realizzazione delle paratie antiesondazione, voluta da Regione Lombardia e Comune di Como otto anni fa, infatti, è stata interrotta a più riprese e oggi è bloccata. Quindi l’avvio di indagini, nel 2016, da parte della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti. Per questo, su iniziativa del quotidiano La Provincia, la città ha deciso di rivolgere un appello al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, l’unico che può intervenire con la nomina di un commissario straordinario. Il meccanismo dell’iniziativa è semplice: martedì 17 maggio, giovedì 19 maggio e poi ancora lunedì 23 maggio, i lettori troveranno in edicola in allegato al quotidiano tre cartoline realizzate dal creativo comasco Mr Savethewall, raffiguranti un lago «non – visibile», le cui meravigliose sponde sono intrappolate da recinzioni che rappresentano un vero e proprio schiaffo alla bellezza del luogo. Sul retro delle cartoline si legge: «Rivogliamo il nostro lago!». Per partecipare, basta firmare la cartolina con il proprio nome e, volendo, aggiungere un breve messaggio, riconsegnandola poi all’edicolante (subito o il giorno successivo) oppure direttamente alla redazione del quotidiano. Per rendere ancora più social l’iniziativa, è possibile scattare un selfie con la cartolina firmata spedendolo via email, sui canali Facebook e Twitter del quotidiano con l’hashtag #rivogliamoilnostrolago. Le foto saranno poi pubblicate sul giornale insieme alle tantissime altre che saranno scattate anche a negozianti, baristi e turisti, ritratti con la cartolina in mano. Cittadini comuni a cui si affiancano volti noti, per dare ancora maggior forza all’iniziativa. Hanno aderito finora Daniel Libeskind, Stefano Boeri, Davide Van De Sfroos, Andrea Vitali, Gianluca Zambrotta, Simone Tomassini, Edoardo Raspelli, Gualtiero Marchesi, Federico Roncoroni, il Calcio Como. Ma sono in arrivo numerosi altri sostenitori. Ci sono bambini di otto anni che, a causa del cantiere, non hanno mai visto il lungolago, una location che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città.

Print Friendly, PDF & Email