Ha ammesso le sue responsabilità il medico arrestato l’altro giorno a Milano con l’accusa di avere molestato sette donne che facevano jogging al Parco Lambro. L’uomo, 44 anni, sposato e padre di un figlio, aggrediva la sue vittime da dietro palpeggiandole e, in un paio di casi, cercando di trascinarle tra i cespugli. Il medico, che ha un contratto con due ospedale milanesi, entrava in azione all’alba o al tramonto. Tra il 26 ottobre e il 4 dicembre scorsi, con il volto coperto da un casco o parzialmente nascosto con un cappuccio, l’uomo era diventato lo spauracchio delle donne che correvano nell’area verde a est di Milano. La polizia lo ha incastrato grazie a una donna straniera che, la mattina dello scorso 4 dicembre, dopo aver sentito le urla dell’ultima vittima, ha notato un uomo fuggire di corsa, con in testa il casco, e salire a bordo della sua Mercedes. La testimone ha avuto la prontezza di fotografare la targa dell’auto con il cellulare. I dati del cellulare hanno confermato che il medico, nelle ore e nei giorni delle violenze denunciate, era al parco. Oggi le ammissioni davanti al gip durante l’interrogatorio di garanzia nel carcere di San Vittore a Milano.

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