Un bar viene chiuso perché ritenuto dalla Prefettura “infiltrato” dalla ‘Ndrangheta e qualcuno attacca sull’ingresso un grande striscione con la scritta “Vi vogliamo bene”. Striscione rimosso solo dopo diverse ore dai vigili. La vicenda sta creando molto scalpore e la notizia è passata in breve dalla stampa locale a quella nazionale. Dopo L’Espresso oggi anche Repubblica la mette in primo piano, con un articolo di Piero Colaprico. Il bar in questione è il Tripodi, nel pieno centro di Seregno. Appartiene ad Antonino Tripodi, condannato a 5 anni per armi al processo Infinito dove il pm era Ilda Boccassini. Un locale dove è passata anche la politica locale. Come spiega Repubblica: l’attuale sindaco di Seregno, Mazza, con l’allora numero uno di Forza Italia in Lombardia, Mario Mantovani (poi arrestato in una delle inchiesta sulla sanità) si erano seduti ai tavoli del bar Tripodi durante la campagna elettorale del 2015.

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