Il Tribunale di Milano ha condannato a 6 mesi di reclusione e al risarcimento dei danni, più la rifusione delle spese legali, due graffitari, il primo di origine tedesca, il secondo di origine turca, rispettivamente di 23 e 29 anni. Il processo è partito a seguito di una denuncia di Atm presso la Procura della Repubblica nel giugno 2014, per dei fatti avvenuti il 18 maggio dello stesso anno.

In quella stessa data, i due writers si erano introdotti nel deposito di San Donato, con l’intento di imbrattare dei treni. Gli uomini della sicurezza Atm, durante il giro di ispezione, si sono accorti di alcuni movimenti sospetti e hanno sentito un forte odore di vernice. Si sono quindi avvicinati e hanno sorpreso i due ragazzi mentre stavano imbrattando un treno. Hanno trovato anche 15 bombolette spray, due macchine fotografiche e una videocamera, appartenenti ai due giovani. Sono riusciti a fermarli e a chiamare nel frattempo le forze dell’ordine. La Polizia di Stato li ha quindi identificati e, a seguito di denuncia Atm e successive indagini a cura della Polizia locale, è partito l’iter processuale che ha portato alla loro condanna.

“Si tratta di una sentenza significativa” commentano da Atm. “Una battaglia che, grazie alla sinergia tra tutti i soggetti in campo (Atm, Comune di Milano, Forze dell’Ordine, Procura) e  all’impegno del magistrato Elio Ramondini, oggi sta portando i frutti sperati: il numero di condanne sia in campo civile, sia in campo penale, sono aumentate, con tempi dei processi molto più rapidi, e gli imbrattamenti sono diminuiti. Finalmente si è lanciato l’importante messaggio che anche su questi tipi di reati vi è una certezza della pena”.

 

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