Moni Ovadia a testa bassa contro le primarie del centrosinistra milanese. “Francamente non sono interessato a queste primarie e non sono interessato neppure alle elezioni – dichiara ai microfoni di Radio Lombardia – perché dopo 55 anni di militanza e partecipazione, come uomo di cultura, attivista e militante, ritengo che i partiti non incidano veramente sulla realtà delle cose, che la politica dei partiti sia una forma di routine, che segue dei riti spenti, sfibrati ed esausti”. “Ho deciso di dedicare le mie forze di militante e attivista – prosegue Moni Ovadia – alle cause specifiche come l’acqua pubblica, i diritti del lavoro, il bene comune e il contrasto a queste forme di scempio con cui si vuole asservire la visione privatistica del mondo come il TTIP. Contrasterò tutto questo, offrirò la mia militanza, se ce ne sarà bisogno. Non sgomito per farmi vedere ma se coloro che faranno queste battaglie lo riterranno opportuno io ci sarò”. “C’è anche un’altra cosa: voglio aiutare a costruire un’alleanza tra generazioni e mettermi in seconda linea perché si formi una classe dirigente del futuro che abbia futuro per trasformare questo mondo – conclude Moni Ovadia – perché a 70 anni ho ancora energie e le metterò a disposizione ma non per i partiti e la politica politichese che, a mio parere, si occupa solo di dirigere il traffico. Quando va bene”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati