Hanno aggredito un uomo che stava chiedendo loro di fare spazio sui sedili del treno ad altri passeggeri. Hanno usato così tanta violenza che per fermarli è dovuto intervenire un agente di polizia che era sul convoglio, in borghese. E’ successo venerdì sera a bordo del treno regionale Paderno/Robbiate – Milano P.ta Garibaldi. Tre dei cinque giovani della banda, tutti italiani  (P.D. 18enne residente a Torino, A.A.E.F. 23enne residente a Lesmo e T.A. 25enne residente a Brugherio), sono arrestati per lesioni aggravate, mentre gli altri due, una ragazza italiana ed un giovane rumeno, sono stati denunciati in stato di libertà.

Secondo la ricostruzione della polizia, un dipendente del Commissariato di “Monza”, libero dal servizio, mentre il convoglio si trovava nei pressi della Stazione ferroviaria di Monza, ha udito le grida di aiuto di alcuni passeggeri che stavano assistendo ad un’aggressione ai danni di un uomo. Immediatamente il poliziotto è intervenuto qualificandosi come appartenente alla Polizia di Stato e, nonostante il sovraffollamento del convoglio e la calca che si stava creando per i passeggeri che tentavano di scappare, ha raggiunto velocemente il centro della carrozza notando immediatamente un uomo piegato su se stesso, con una vistosa ferita sanguinante all’occhio sinistro, ed un ragazzo che inveendo contro di lui in italiano ed in lingua araba lo stava aggredendo.

Il Poliziotto, mentre invitava alla calma gli altri passeggeri, ha immobilizzato con non poca fatica l’assalitore che voleva nuovamente scagliarsi sulla vittima, e ha tenuto a debita distanza i suoi quattro amici che  avevano anch’essi malmenato il malcapitato, chiedendo nel contempo l’intervento dei colleghi della Polfer che si portavano al binario di arrivo presso la stazione di Monza.

I cinque, una volta scesi dal treno alla stazione di Monza, hanno nuovamente  colpito l’uomo fino a che l’ulteriore intervento del poliziotto libero dal servizio e degli agenti della Polizia Ferroviaria in servizio alla stazione di Monza  non hanno consentito di porre fine all’aggressione e di bloccare tutti i soggetti.

Il malcapitato, che ha riportato la frattura dell’orbita oculare sinistra con una prognosi di 25 giorni, riferiva agli operatori di essere stato aggredito dai giovani solo per averli rimproverati in quanto, incuranti del sovraffollamento della carrozza, stavano dormendo sdraiati sui sedili occupandone tre ciascuno.

 

 

 

 

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