“Fuga dalla città”, il viaggio-inchiesta di Fabio Massa

254

Milano ai tempi della pandemia: da “prima della classe” a città in crisi che deve reinventarsi perché “se non cambia muore”. Si intitola “Fuga dalla città” il libro di Fabio Massa, giornalista, pubblicato dall’editore chiarelettere. Il volume è un viaggio-inchiesta nella metropoli italiana più colpita dall’emergenza covid. Fuga dalla città significa – per l’autore – fuga dei capitali, dei lavoratori, degli studenti, dei turisti. Attraverso fatti, documenti, storie in molti casi inedite e testimonianze (da Giuseppe Guzzetti, ex presidente di Fondazione Cariplo, a Ferruccio Resta, rettore del Politecnico, da Beppe Sala, sindaco, ad Attilio Fontana, presidente della Regione, da Stefano Boeri, architetto, a Pierfrancesco Maran, assessore), il libro racconta la trasformazione improvvisa e violenta di Milano: i grandi affari immobiliari bloccati e le nuove strategie dei poteri che contano, l’emergenza abitativa, gli uffici vuoti, il presente e il futuro dello smart working, le sacche esagerate di ricchezza e benessere da un lato e la schiavitù e lo sfruttamento del lavoro dall’altro (dai rider al caporalato), i problemi della sanità, il crollo della la cultura (dalla Scala ai piccoli teatri), il calcio in panne, con l’avventura del nuovo stadio fermata sul nascere, la crisi profonda della politica ma anche le risorse e le possibilità per uscirne, costruendo una città più giusta, eguale, umana. L’autore,Fabio Massa, giornalista, scrive su “Il Foglio”ed è firma di “Affaritaliani.it Milano”, conduce un programma su Telelombardia e tiene una rubrica quotidiana su Radio Lombardia. È fondatore e animatore della rassegna “Direzione Nord”, ciclo di eventi apartitico che ha visto oltre quattrocento tra politici,istituzioni, aziende, manager, intellettualie stakeholder dibattere pubblicamente negliultimi cinque anni. Dirige la newsletter “True News”.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedenteFlashmob, assessore Lara Magoni: montagna compatta
Articolo successivoCovid, Cts: nessun via libera a riapertura ristorazione
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati