La vergogna dei leader italiani che fanno i verginelli con Putin

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Di Fabio Massa

La verginità è tale perché una volta persa, non si recupera. E diciamolo subito e chiaramente: in politica nessuno è vergine, neppure lontanamente. Tutti hanno già sacrificato almeno una volta gli ideali, qualche amico o tutti gli amici, scaricato un compagno di viaggio, rimpianto un post azzardato, una valutazione. Tutti hanno già fatto errori. Dunque, fa sorridere Antonio Tajani che rintuzza Matteo Salvini sulla questione di Putin quando Silvio Berlusconi è stato il più grande amico italiano del presidente russo. Idem Giorgia Meloni. In Italia moltissimi hanno fatto i complimenti al leader russo nelle passate elezioni, tutte vinte con percentuali bulgare. Le elezioni di Putin sono diventate improvvisamente antidemocratiche quest’anno. Tutte le altre volte, invece, erano perfettamente pulite, democratiche, liberali. Nel 2004 prese il 71 per cento dei voti, nel 2012 il 63 per cento, nel 2018 il 76 per cento, nel 2024 l’88 per cento. Voi avete mai visto elezioni democratiche con uno che piglia in media il 70 per cento dei voti? Per cinque volte? Cioè per 24 anni di fila? Ma del resto Putin si sedeva ai consessi mondiali, a un certo punto si pensava addirittura di farlo entrare nella Nato. Tutti si sono scordati? Si sono scordati che andavano a pranzo e a cena con il capo del Cremlino? Che ci facevano affari? Che gli vendevano armi o che acquistavano armi, e grano, e gas tantissimo gas da lui? Matteo Renzi premier, Carlo Calenda ministro, Paolo Gentiloni anche lui da primo ministro. Tutti hanno stretto la mano a Putin. E il fatto che poi se la sia insanguinata è un problema suo, di Putin, non di chi gliela ha stretta prima. Però, e questo è un problema della stampa e della politica italiana, ora fanno tutti i verginelli per pestare Matteo Salvini che ha dichiarato che vorrebbe la pace ma che le elezioni hanno premiato Putin. Come se tutte le altre volte il dittatore russo avesse vinto giocando pulito. Come se solo adesso si fosse scoperto chi è Vladimir.

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