Chi ha vinto lo sanno tutti. E lo sapevano già da prima. I commenti sono tutti uguali, riassumibili con il titolo che Luciano Fontana ha messo al Corriere della Sera di oggi: “Ha vinto Giorgia Meloni”. Il tema adesso non è sapere chi ha vinto, visto che è chiaro. E neanche sapere chi ha perso, ovvero la Lega prima di tutto e poi il Partito Democratico. Ma la questione è: in che modo imposterà le trattative donna Giorgia? Deciderà di schiacciare gli alleati oppure li terrà in alta considerazione? In Fratelli d’Italia molti esponenti stanno vivendo la fase con una punta neanche troppo sottile di revanche, di vendetta. Quella vendetta agognata e sperata quando Fdi era al 3 per cento, e che adesso potrebbe esplodere. In due modi, semplicemente. Il primo è sul livello governativo. Meloni che massicciamente mette i suoi, e umilia Berlusconi e Salvini. Cattivo affare: la Storia insegna che umiliare qualcuno, nel Parlamento italiano, porta presto o tardi a conseguenze assai pesanti. Il secondo è sul livello regionale: se Fdi volesse potrebbe imporre Letizia Moratti a Matteo Salvini, levandogli l’unica regione che davvero il leader leghista non può perdere, e causando un avvitamento dalle parti di via Bellerio che non avrebbe alcun tipo di prevedibilità. Brutto affare, per Salvini. Ecco, il tema è tutto qui. Come governerà Giorgia Meloni? Da sola o con i suoi compagni di viaggio, litigiosissimi e sconfitti alle urne?

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