Una cantina di ghiaccio a 2000 metri di quota

I vini della Valcamonica protagonisti di un esperimento avviato con l'Università della Montagna

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Il contesto è degno di Frozen o di qualche leggenda fantastica di quelle che si tramandano di generazione in generazione fra le popolazioni alpine. Lo scenariosi presta: il Corno D’Aola nella ski area di Ponte di Legno (Bs), nel Parco dell’Adamello, offre panorami impareggiabili in ogni stagione. Più in basso, in Valle Camonica esisteva in passato una tradizione vinicola che è stata riscoperta verso la fine del 1900 ed in poco tempo è diventata un punto di riferimento all’interno della produzione agroalimentare del territorio. Perché allora non unire i due elementi, la neve e il vino, per creare un prodotto unico nel suo genere? Da questa idea nasce un esperimento inedito: un igloo, realizzato a 2.000 metri di quota dall’artista camuno Ivan Mariotti, da utilizzare come originale cantina di affinamento. Al suo interno, all’inizio dell’inverno, sono state collocate circa 200 bottiglie. La Cantina Bignotti ha depositato in questa cantina speciale i suoi rossi IGT e gli spumanti Supremo e Brut metodo classico, mentre il Consorzio Vini di Valcamonica, che riunisce al suo interno 12 cantine, ha scelto di partecipare all’esperimento con una trentina di etichette tra rossi, bianchi e passito.
L’iniziativa ha ovviamente anche uno scopo scientifico: servirà infatti a capire meglio come l’alta quota e il freddo invernale possano contribuire a migliorare l’affinamento in bottiglia dei vini locali. Il contributo scientifico all’esperimento è stato affidato a “UNIMONT: Università della Montagna” polo di eccellenza dell’Università degli Studi di Milano che ha sede a Edolo, nel comprensorio Pontedilegno-Tonale, e rappresenta quindi un ulteriore tassello che caratterizza il progetto nella sua territorialità.
Durante la prossima stagione estiva i risultati saranno aperti anche agli ospiti che trascorreranno le proprie vacanze nel territorio camuno che avranno l’opportunità di scoprire le peculiarità e le caratteristiche della viticoltura locale. “Il turismo può essere una straordinaria fonte di conoscenza di un territorio e dei suoi prodotti. L’ambito agricolo a sua volta può essere un valido alleato delle strategie turistiche” spiega Michele Bertolini, direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale. “Riteniamo quindi che unire questi due comparti possa rappresentare un’ottima occasione di sviluppo economico rispettoso però delle peculiarità locali e del nostro ecosistema”.

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