Allo spazio Magolfa la Milano cantata da Enzo Jannacci

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Venerdì 22 febbraio, a partire dalle ore 20.00, Circolo Metromondo organizza una serata dedicata alla vecchia Milano, con cucina tipica tradizionale, musica, spettacolo e solidarietà.

Si poteva anche cantare i ricchi, i nobili e loro disgrazie, ma allora mi interessava quello con le scarpe da tennis” diceva Jannacci nei lontani anni 60 e con questo spirito volto a cantare “una Milano ancora troppo dura” nasce un’iniziativa che tra spettacolo e ricette popolari, strizza l’occhio alla solidarietà.

L’evento si aprirà alle ore 20.00 presso il ristorante La Magolfa di via Modica n° 8, con una cena dal menù tipicamente milanese: mezze penne con verze e salame, dove il cavolo e la carne di maiale si mescolano per creare un connubio di sapori davvero succulento e l’intramontabile ossobuco alla milanese, con purea di patate.

Alle ore 21.30 segue il concerto a cavallo tra musica e cabaret, del gruppo INTESI COME TRAM. La band meneghina, composta da 5 elementi, renderà omaggio all’opera del poeta milanese, anche attraverso gli sketch che spesso il maestro intervallava tra una canzone e l’altra: uno spettacolo a tutto tondo su un cantautore che ha raccontato Milano e l’umanità che la vive, con passione, ironia e amore. In scaletta pezzi celebri come “Ci vuole orecchio, Vengo anch’io no tu no, El portava i scarp del tennis, l’Armando” e tanti altri utili a ricordare Jannacci a chi l’ha conosciuto, ma anche alle nuove generazioni. Nel corso dell’iniziativa l’esibizione del gruppo LABORlectoris coinvolgerà il pubblico con aneddoti su vita e canzoni di Jannacci. Parte del ricavato della serata verrà devoluto a RI-MAFLOW, fabbrica recuperata, per il suo progetto di difesa e sviluppo delle attività e dei posti di lavoro.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati