Ecco, ho visto tante marce indietro di buon senso, nel contratto di governo. Altre cose che mi preoccupano, ma aspetto la stesura finale. Perché tra il dire e il fare c’è in mezzo il mare, e a volte è proprio questo mare a impedire di fare cavolate epocali. Per esempio, sulla moneta unica. Però una cosa che pensavo sarebbe stata accantonata era lo scardinamento della legge sull’obbligo vaccinale. Quella, pensavo non si sarebbe toccata. Perché è giusta, perché tutti i medici tutti dicono che è giusta, e soprattutto perché è una questione di salute, completamente tecnica, non ideologica. Invece, un senatore della Lega di nome Paolo Arrigoni ha già proposto un primo progetto di legge per scardinare gli obblighi, e per fare in modo che anche se non vaccinati i bambini possano entrare nelle classi. Male, Paolo Arrigoni: al primo morto, avremo il nome e cognome del responsabile. Male, Lega: ci sono temi sui quali non si fa campagna elettorale. Malissimo, Italia: se consentiamo alle beghe politiche, al chiacchiericcio da Facebook, a quelli che pensano di essere medici perché leggono due minchiate su internet, comunque non ci meritiamo di far ammalare i nostri figli. Quello no, loro sono sacri. Al massimo ci meritiamo politici che pensano di saper far politica perché hanno letto una volta nella vita due manifesti elettorali negli anni 2000 e contestandoli ritengono di dare un senso al loro esistere.

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