Chiuso per un mese il bar del delitto di via Inganni

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La polizia sigilla il bar tavola calda di via Inganni 2 a Milano

Il questore di Milano abbassa la serranda del bar tavola calda di via Inganni dove l’altro giorno è stato ucciso, con un colpo di cacciavite al cuore, un giovane muratore nato in Italia da genitori egiziani. L’assassino, un pluripregiudicato marocchino di 52 anni, è stato bloccato dagli altri clienti del bar in attesa delle forze dell’ordine. Il ragazzo gli aveva solo chiesto di spostarsi perché gli dava fastidio il fumo della sigaretta. Il marocchino, che aveva bevuto molto, ha reagito con violenza e al culmine di una breve discussione ha estratto il cacciavite e si è avventato sul ragazzo. Non è la prima volta che il questore sospende la licenza a questo bar, per “analoghi episodi”. Ieri gli agenti del commissariato Lorenteggio hanno eseguito l’ordine. Il locale resterà chiuso per 30 giorni.

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