Slow City, la Milano sconosciuta all’Urban Center

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Tornano i documentari di Slow City dedicati agli angoli sconosciuti di Milano. Saranno proiettati a partire dalla prossima settimana, all’Urban Center, in Galleria Vittorio Emanuele II. Nella rassegna intitolata Milano Docufilm “Viaggio cinematografico nel tempo e nei luoghi di Milano”, si spiega in una nota, il Centro di Documentazione e di Identità urbana ha deciso di ospitare tutte le realizzazioni cinematografiche di Slow City, associazione non-profit che dal 2013 produce documentari di alta qualità su aspetti poco noti e curiosi della città di Milano e della vita che vi si svolgeva. Sono in tutto cinque appuntamenti, da febbraio a maggio, con l’architettura e la vita di Milano attraverso immagini particolari, la guida di numerosi esperti e i racconti di straordinari protagonisti. Si comincia lunedì 27 febbraio alle 17, con un film sul Liberty milanese e sull’impronta che questo stile ha lasciato in numerosi palazzi del secolo scorso. E’ il primo documentario della serie “Slow City: alla ricerca della città invisibile”, un format che in 35 minuti svela curiosità e aspetti poco conosciuti di angoli della città. Vengono presentati importanti palazzi di Giuseppe Sommaruga, di Giovanni Battista Bossi, di Alfredo Campanini, di Giulio Ulisse Arata, di Andrea Fermini, di Alfredo Menni e di Ulisse Stacchini, architetti attivi a Milano all’inizio del secolo scorso. Grazie a particolari autorizzazioni ottenute, vengono mostrate rare e sorprendenti riprese degli interni della Villa Faccanoni Romeo (oggi Casa di Cura Columbus) e di Casa Guazzoni. Nel 2015 questo film si è aggiudicato il premio per il Miglior cortometraggio sul Liberty, nell’ambito del 3° Concorso Internazionale Italian Liberty organizzato da Andrea Speziali, con la giuria presieduta da Vittorio Sgarbi.

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