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HELLOWEEN

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Foto del concerto degli HELLOWEEN tenutosi all’Alcatraz di Milano il 31/01/2106

Opening bands: RAGE e CRIMES OF PASSION.

Foto a cura di: Marco Brambilla.

Report a cura di Simone Scavo

Nella serata del derby milanese, una “partita” del power metal è quella che si tiene a pochi chilometri di distanza presso l’Alcatraz di Milano. Un triangolare che vede protagonisti i celebri Helloween, i decaduti in termini di notorietà Rage e gli sconosciuti inglesi Crimes Of Passion. A 3 anni dal precedente show che aveva visto le 5 zucche di Amburgo trionfare insieme ai Gamma Ray e i brasiliani Shadowside in uno stracolmo Alcatraz palco A, oggi li ritroviamo con pubblico dimezzato con il locale allestito in versione A/2, così mi piace definirlo, dove un telo nero va a tagliare il parterre a metà. Al di la della partita di cartello a San Siro, la motivazione della non eclatante affluenza potrebbe essere che i Rage, nonostante la loro bravura, non abbiano da diversi anni il seguito che meriterebbero, così come hanno dimostrato durante i loro show da headliner. Abbandoniamo le considerazioni personali, per addentrarci in quello che più conta, ossia nella musica che ci ha accompagnato per 3 ore e mezza.

CRIMES OF PASSION

Direttamente dal Regno Unito e pressochè sconosciuto, il sestetto di Sheffield è attivo dal 2005, con due album alle spalle ed un EP uscito lo scorso anno.
Intrigante l’intro sulla base di Star Wars, quasi ad annunciare un “Concerto Stellare”, fanno la loro comparsa i musicisti sulle note di un solido hard rock che sfocia in melodici e coinvolgenti chorus dimostrando sin da subito grande sicurezza soprattutto il frontman Dale Radcliffe, dotato di una voce graffiante capace di esprimersi su diverse tonalità. Nella line up occorre menzionare il bravo tastierista Henning Wanner, che milita anche nei più noti Circle II Circle. L’impatto sui presenti è decisamente positivo, ottime le canzoni quali la variegata “Body And Soul”, l’energica “Catch Me If You Can” e “My Blood” dal recente EP. I 30 minuti a loro disposizione volano tra allegria e belle melodie, un po’ penalizzate dal suono delle chitarre troppo alto e queste ultime non particolarmente precise in fase di esecuzione. Davvero una bella sorpresa, una band capace di far colpo a freddo grazie al calore della propria musica.

RAGE

Con una formazione cambiata per due terzi, torna sul suolo italico la creatura del cantante/bassista Peavy Wagner, di recente uscita con l’EP “My Way” che fa da preludio al prossimo album atteso per questo Maggio.
Scenografia affidata ad un telone nero con scritta e disegno rosso, che con l’illuminazione è divenuto di difficile visione, tanto da sembrare quasi assente. Nonostante i cambi di line up il sound è rimasto immutato, sempre potente con quel tocco di melodia che li ha accompagnati nella parte centrale della loro carriera. Ed è proprio quel periodo ad essere rappresentato nel concerto, con una bella scaletta comprendente classici del calibro di “Black In Mind”, “Sent By The Devil”, “End Of All Days”, la storica nonchè cavallo di battaglia “Don’t Fear The Winter”, alle quali si sono aggiunte l’anonima “Down”, “Until I Die” e la nuovissima “My Way” che lascia ben sperare per il nuovo lavoro. La conclusione è affidata a “Higher Than The Sky” versione extra large il cui ritornello è cantato a gran voce dai presenti che ha quasi commosso il grande Peavy, che ha contraccambiato formando un cuore con le dita.
Davvero notevole la prova dei Rage, non avrei mai pensato di trovarli così compatti e carichi di energia. I nuovi entrati non fanno rimpiangere gli ex: non avranno forse la tecnica di Smolski e Terrana, ma hanno grinta e voglia di dimostrare quanto valgono, una qualità molto importante in sede live. Come sempre promossi e salutati unanimamente dagli applausi.

HELLOWEEN

E’ il loro momento, la loro data italiana del “GOD-GIVEN RIGHT WORLD”, che prende il nome dall’ultimo convincente album uscito lo scorso anno, comincia sulla celebre musica dell’intro di Walls Of Jericho. Gli Helloween ci riportano al lontano 1985 con questo intro per aprire il concerto dal passato, così come la doppietta direttamente dal Keeper 2 “Eagle Fly Free” e “Dr. Stein”. Un inizio che va sul sicuro e che subito infiamma il pubblico pronto a cantare i chorus, ormai scolpiti nel power metal mondiale. Deris dal look decisamente vacanziero appare in forma, con i suoi palesi limiti rispetto alle originali che ovviamente non si può fare a meno di menzionare. Ma ormai quelle canzoni da circa 20 anni sono così. Uno start adrenalinico da lasciare senza fiato, che viene leggermente frenato con la title track dell’ultimo lavoro. Sasha è molto attivo e mobile sul palco, non si risparmia nonostante indossi un giubbotto di pelle e non si fermerà mai per tutto lo show. La lieve frenata viene contrapposta dall’accelerazione di “Steel Tormentor”, grande brano dall’ottimo “The Time Of The Oath” che curiosità sarà l’album più rappresentato con ben 4 tracce. Lo show continua con brani power senza sosta, ottima “Straight Out Of Hell” . Il nuovo lavoro sarà presente oltre che per la title track, anche per “Heroes” e “Lost in America”, solo 3 brani per promuovere il nuovo album, questo può far pensare che non volessero rischiare troppo. Altro momento stupendo è stato il power medley dove ottimamente sono state fuse “Halloween / Sole Survivor / I Can / Are You Metal ? / Keeper of the Seven Keys”, tutte da cantare. Ottima la scelta della ballad “Forever And One (Neverland)” ben interpretata da Deris che bisogna dirlo è stato buono per tutto lo show, senza mostrare cedimenti vocali. Weikath l’ho trovato più mobile del solito e con Sasha ha dimostrato ancora una volta un’ottima intesa. Un po’ noioso è stato l’assolo di batteria del bravo Daniel Löble, mentre Grosskopf al basso si è confermato come al solito. Chiusura affidata al power 100% con la bella e sottovalutata “Before The War” e come in apertura altri 2 super classici per una conclusione trionfale con “Future World” e il capolavoro assoluto “I Want Out” decisamente allungata per far cantare il pubblico che purtroppo ne ha decretato quasi una sensazione di noia per una canzone che non voleva più terminare, perdendo così lo spirito denso di adrenalina che trasmette questo brano.
In conclusione gli Helloween hanno fatto un buono show, non memorabile, ma sicuramente apprezzato dai fan.

Scaletta Helloween 
Walls Of Jericho
Eagle Fly Free
Dr. Stein
My God-Given Right
Steel Tormentor
Mr. Torture
Waiting For The Thunder
Straight Out Of Hell
Heroes
Drum Solo
Where The Rain Grows
Lost in America
Power
Forever And One (Neverland)
Medley: Halloween / Sole Survivor / I Can / Are You Metal ? / Keeper of the Seven Keys
– Encore –
Before The War
Future World
– Encore –
I Want Out

Grimoldi (Lega), a ore il nostro candidato per Milano

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“Adesso sappiamo contro chi corriamo e nelle prossime ore vedremo chi è il candidato”. A dirlo il segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi tornando sull’esito delle primarie del centrosinistra che hanno incoronato Giuseppe Sala candidato sindaco. A chi gli chiedeva se nelle trattative ancora in corso in casa centrodestra ci sia anche un nuovo dialogo con Ncd, Grimoldi ha poi risposto: “ovviamente stiamo incastrando tutto perché Milano non esula dalla valutazione anche con le altre realtà che vanno al voto anche al di fuori della Lombardia”. Secondo le ipotesi circolate nei giorni scorsi una candidatura di Stefano Parisi per il centrodestra potrebbe far rientrare nella coalizione anche i centristi che sarebbero disposti a rinunciare al proprio simbolo e a presentarsi con una lista civica, dando quindi il ‘segnale’ di discontinuità con ‘l’Ncd di Alfano’ chiesto dal Carroccio

Tre condanne a 16 anni per l’aggressione col machete

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Sono stati condannati a 16 anni di reclusione tre giovani sudamericani accusati di aver preso parte alla brutale aggressione a due ferrovieri di Trenord, uno dei quali rischiò di perdere un braccio, tagliato quasi di netto da un colpo di machete. L’aggressione avvenne lo scorso giugno alla stazione di Villapizzone quando il capotreno sorprese il gruppo senza biglietto. Altri tre giovani sono stati assolti. Il Tribunale ha disposto anche risarcimenti per i due addetti di Trenord.

Risale il Po e nevica in montagna

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Per effetto delle intense precipitazioni il livello idrometrico del fiume Po è salito di oltre un metro in sole ventiquattro ore ma il maltempo si sta facendo sentire in montagna con la caduta della neve e nei diversi corsi d’acqua e non mancano le preoccupazioni per la stabilità idrogeologica, dopo un inverno caldo e siccitoso in cui fino ad ora in Italia sono caduti in media appena 51,1 millimetri di pioggia a gennaio dopo che il dicembre 2015 si è classificato come il meno piovoso dal 1800 in cui sono iniziate le rilevazioni con il 91% di precipitazioni in meno. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti del 8 febbraio al Ponte della Becca con l’arrivo di una serie di perturbazioni che attraversera’ l’Italia per tutta la settimana. La pioggia in pianura e la neve sulle montagne è – sottolinea la Coldiretti – manna contro la siccità ma per non creare problemi è necessario che le precipitazioni non siano violente per poter essere meglio assorbite dal terreno inaridito. C’è infatti – continua la Coldiretti una drammatica siccità invernale con il Po che sta risalendo dopo aver raggiunto livelli tipici del periodo estivo mentre i grandi laghi si trovano prossimi ai minimi storici del periodo con il lago Maggiore che è al 15% della sua capacità mentre il lago di Como è al 12,9% e quello di Garda al 33,6%. La neve – precisa la Coldiretti – è una scorta importante per garantire gli afflussi idrici determinanti per lo sviluppo dei raccolti agricoli nei prossimi mesi. Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – agli effetti dei cambiamenti climatici che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione e pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarie del tempo.

 

nella foto: Livigno oggi

Milano, Sel tentata dallo strappo

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Il successo di Sala, con il 42,28% dei voti, è chiaro ma non travolgente e apre il dibattito all’interno di Sel che ora è tentata di non sostenere mr.Expo ma di sostenere un candidato della sinistra alternativa. Mirko Mazzali, capogruppo di Sel al Comune di Milano, in un’intervista ad affaritaliani.it, dice “vedremo cosa farà Sala. Siamo tra i fondatori di questo centrosinistra e ci siamo da prima di lui ma il sostegno a Sala non è una cosa che dobbiamo decidere a caldo”. “La somma dei voti raccolti da Balzani e Majorino è abbondantemente superiore a quella di Sala, che è sotto il 50%”. “Vuol dire che il popolo delle primarie non ha votato Sala e questa è una cosa che conta”.

Beyoncé a San Siro a luglio

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Debutto a San Siro, la prossima estate, per un’altra stella della musica nera. Beyoncé sarà sul palco il 18 luglio per l’unica data italiana del suo tour italiano. Prima di lei era stata Rihanna a prenotarsi per una serata al Meazza. Il ‘Formation World Tour’ partirà il 27 aprile da Miami e si concluderà il 31 luglio a Bruxelles dopo un totale di 37 date che nel vecchio continente toccheranno fra le altre Londra, Parigi, Amsterdam, Francoforte e Zurigo: le prevendite per i 15 concerti europei saranno aperte dal 15 febbraio (dal 9 per i titolari di carta American Express).

Pedemontana senza traffico e senza soldi

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Dubbi sul futuro della Pedemontana e sulla conclusione della nuova autostrada. Il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, ha dichiarato l’intenzione di non finanziare il completamento dell’opera con denaro pubblico. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, si dice molto sorpreso e afferma che Pedemontana è un’opera strategica  che deve essere finita nei tempi previsti. Al momento le tratte completate sono due, da Gallarate a Lentate sul Seveso, per un totale di 22,5 chilometri. Deludenti i risultati sul traffico. A dicembre erano 8.200 i mezzi al giorno mentre ne erano attesi quasi 20 mila.

Milano, centrodestra verso Parisi

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Dopo la vittoria di Beppe Sala alle primarie del Centrosinistra milanese il Centrodestra e la Lega oggi tentano di uscire dal guado per trovare finalmente un candidato sindaco. Questa sera è previsto, infatti, un vertice tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il nome più accreditato è quello di Stefano Parisi, ex City Manager del Comune di Milano.

THE DARKNESS

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Foto del concerto dei THE DARKNESS tenutosi all’Alcatraz di Milano.

Opening band: The River 68’s.

Foto a cura di: AMBRA PISANO.

 

 

Primarie, vince Sala

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Con il 42% dei voti Giuseppe Sala ha vinto le primarie del Centrosinistra milanese. Sarà l’ex commissario di Expo, dunque, il candidato sindaco della coalizione alle prossime amministrative. Seconda si è piazzata Francesca Balzani, con il 34% delle preferenze mentre Pierfrancesco Majorino si ferma al 23%. Non supera l’1% invece Antonio Iannetta. Le due candidature “a sinistra” di Sala, che insieme hanno raccolto il 57%, alla fine hanno favorito la vittoria del manager. Chi sfiderà Beppe Sala? Il centrodestra e la Lega non hanno ancora scelto il loro candidato anche se il più accreditato negli ultimi giorni è Stefano Parisi.