Besano e il Monte San Giorgio, tra fossili, miniere ed escursioni in mezzo alla natura

Meta prediletta per una gita fuori porta, il borgo con il suo Museo dei Fossoli offre testimonianze del mare, vista sul lago ed escursioni montagna per un viaggio nel tempo lungo 240 milioni di anni

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Mare, lago, collina e monti tra importanti testimonianze storiche, escursioni, boschi e paesaggi mozzafiato. Al confine con la Svizzera e ai piedi del Monte San Giorgio, sorge Besano, una piccola comunità dell’alta provincia di Varese che è custode di una storia che dal Triassico medio porta fino ai giorni nostri, un borgo che, anche per una classica gita fuori porta agostana, può offrire un viaggio dai mille interessi. A Besano c’era il mare. Gli importanti reperti fossili ritrovati 240 milioni di anni che sono custoditi nel Museo dei Fossili di Besano raccontano infatti di un mare caldo, quasi tropicale, che continua a essere oggetto di studi e ricerche. Qui infatti è stato ritrovato il più antico scorpione Protobuthus ziliolii, primo esemplare di artropode terrestre del triassico italiano, e il grande rettile marino Besanosaurus leptorhynchus. L’importanza di questi ritrovamenti nell’area di Besano e sul Monte San Giorgio, hanno portato nel 2010 al riconoscimento della zona quale bene Unesco Patrimonio dell’umanità. Tra i primi a studiare e comprendere l’importanza del giacimento fossilifero di Besano, fu l’abate Antonio Stoppani, direttore del Museo di Storia Naturale di Milano e presidente della Società italiana di scienze naturali, del quale il prossimo anno si festeggeranno i 200 anni dalla nascita con diverse novità e approfondimenti proposti proprio dal Museo dei Fossil, attraverso Archeologistcs, impresa sociale impegnata nella valorizzazione del territorio cui è stata affidata la gestione del Museo. Sotto il profilo storico, tutta la zona circostante racconta di miniere realizzate sotto la montagna per cavare lo scisto, un materiale organico con il quale nell’Ottocento si produceva olio per l’illuminazione e ittiolo. Non solo. Quale area di confine sono diverse le testimonianze dei contrabbandieri che facevano la spola con la vicina Svizzera; inoltre sono ancora ben visibili e visitabili in alcune parti le trincee della Linea Cadorna, il nome dato al sistema di fortificazioni costruito lungo il confine italo-svizzero tra l’estate del 1915 e la primavera del 1918, durante il primo conflitto mondiale. Per gli amanti delle passeggiate, sono molte e diverse quelle che hanno proprio come punto di partenza Besano. Ci sono quelli che conducono ai principali punti di interesse storico e paleontologico dell’intero comprensorio, quelle che portano alle vette della zona, ad esempio al Monte San Giorgio e al Monte Pradello, ma anche quelli che portano a Porto Ceresio, località turistica che si affaccia sul Lago Ceresio e guarda verso la Svizzera, caratterizzata da ville storiche e oltre due km di lungolago

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