Prosegue fino al 29 novembre, Fa’ la cosa giusta!, fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili organizzata da Terre di mezzo Editore. Un’edizione speciale online che vede un ricco programma culturale in versione digitale con appuntamenti in streaming e webinar per riconnettere i fili delle nostre vite quotidiane con ciò che accade globalmente: tra storie di innovatori sociali, imprenditori virtuosi, turismo sostenibile e buone pratiche che cambiano il mondo.

Gli appuntamenti in streaming saranno trasmessi su falacosagiusta.org, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Fa’ la cosa giusta!, mentre i webinar, tutti gratuiti su iscrizione, si svolgeranno sulla piattaforma Zoom.

Quattro i focus di questa edizione speciale:

Ecosistemi e innovazione: per parlare di tutela della biodiversità, cambiamenti climatici e al ruolo centrale che l’innovazione scientifica gioca in relazione alla natura per creare un’alleanza virtuosa capace di trovare nuove strade di sviluppo sostenibile. Covid-19: come rileggere la società: per riflettere sul presente e iniziare a immaginare la società post-pandemia: dalle trasformazioni delle città e del tessuto sociale alla ricerca di nuovi linguaggi condivisi, con un’attenzione particolare al ruolo della comunicazione come strumento per affrontare le sfide che ci attendono.   Ripartire dai territori:  per parlare di luoghi marginali e non solo, ricchi di patrimoni inestimabili, fucine di idee capaci di riattivare economie, risvegliare il turismo dolce, sostenere comunità e nuovi progetti imprenditoriali che generano sviluppo.   La settimana dei Cammini – Walk and live-Slower deeper: incontri dedicati al turismo lento per scoprire nuovi percorsi e itinerari storici, culturali, spirituali. 

 
Tra gli appuntamenti in programma dal 27 al 29 novembre segnaliamo:
 
Per sfuggire al riscaldamento globale, la montagna potrebbe essere una delle vie da percorrere, secondo Luca Mercalli, climatologo e meteorologo. Nel suo ultimo libro “Salire in montagna” (Einaudi Editore), che presenterà venerdì 27 novembre alle 18 approfondisce il tema del climate change attraverso un’esperienza personale di migrazione verticale e parte da una domanda: “Perché investire denaro ed energie nella ristrutturazione di una vecchia e scomoda baita nel cuore delle Alpi Cozie?”. Le montagne offrono nuove possibilità di vita: per sfuggire alle città con estati sempre più roventi ma anche per adottare stili di vita più sostenibili.  
 

La crisi ecologica del nostro pianeta, in larga parte provocata dall’uomo, è anche la crisi di una concezione meramente economica dello sviluppo. A partire dalle encicliche di Papa Francesco Laudato Si’ e Fratelli tutti, si parlerà di ecologia integrale e solidarietà per capire quali scelte politiche permettano di coniugare progresso ed equità, sviluppo e sostenibilità. Insieme a Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana; Monsignor Domenico Pompili, Vescovo di Rieti; Salvatore Esposito, psicoterapeuta e presidente della Rete di cooperazione Mediterraneo Sociale; Martina Comparelli, attivista di Fridays for Future Italia, venerdì 27 novembre alle ore 19.30.

Venerdì 27 novembre alle ore 21 Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei Cambiamenti Climatici al Politecnico di Milano, presenterà lo studio Desarc Maresanus, per contrastare l’acidificazione dei mari, mentre Francesco Ferrari, biologo marino racconterà dei progetti di The Ocean Cleanup, associazione che che lavora costantemente al miglioramento della barriera raccogli plastica negli oceani e da poco ha lanciato Interceptor, un tipo di “imbarcazione fluviale” autonoma e alimentata a energia solare, costruita per la raccolta di rifiuti nei fiumi più inquinati del mondo all’interno dell’incontro “Zuppe oceaniche e mari acidi: le sfide per curare gli ecosistemi acquatici”.
 

Pensare un futuro più efficiente significa, ad esempio, imparare dal mondo vegetale e animale: l’imitazione della natura può essere una soluzione per “salvare il pianeta?” Barbara Mazzolai, direttrice del Centro di Micro-BioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia, e Alessandro Bianciardi Co-Founder di Biomimicry Italia spiegheranno come attraverso lo studio e l’osservazione degli ecosistemi è possibile individuare modelli per ideare tecnologie e trovare soluzioni ai “problemi del domani”, sabato 28 novembre alle 18.

Gli effetti dei cambiamenti climatici stanno incidendo in maniera significativa nella regione artica causando il rapido scioglimento dei ghiacciai e mettendo a rischio siti industriali, vie di comunicazione e intere città. Questo suscita  grande preoccupazione tra gli scienziati ma anche l’interesse delle superpotenze mondiali che stanno cercando di assicurarsi tutto quello che l’Artico può offrire: nuove rotte marittime, petrolio, gas, pesca intensiva, nuove possibilità di business. A partire dal dossier di Valori.it “L’Artico, frontiera del mondo e dei cambiamenti climatici, Laura Meller Polar, advisor di Greenpeace Nordic, Valter Maggi, docente di Cambiamenti climatici all’università Bicocca e vicepresidente del comitato glaciologico italiano, e Andrea Barolini, giornalista di Valori.it, si confronteranno sui rischi attuali e sulle iniziative per la tutela dell’Artico. In diretta streaming venerdì 29 alle 16.30.

Riflettere sul presente e iniziare a immaginare la società post-pandemia a partire dalla ricerca di un “nuovo alfabeto”, adatto al tempo che viviamo: sul web lo sta costruendo in maniera partecipativa Lo Stato dei luoghi, rete nazionale di attivatori di esperienze rigenerative culturali. Perché “avere le parole, dopo, significherà avere nuovi strumenti di lettura del reale. Serve a non tornare indietro senza cambiare”. Se ne parlerà con Emmanuele Curti, Ilda Curti e la sociolinguista Vera Gheno all’interno dell’incontro “L’alfabeto pandemico: nuove parole per leggere la società post-pandemia”, domenica 29 novembre alle 18.

In Centro Italia, nell’area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, l’emergenza causata dai terremoti del 2016 e del 2017 non è mai finita. I borghi non sono abitati, le attività commerciali e le aziende agricole chiudono, per mancanza di mercato. Da Ussita (MC), Arquata del Tronto (AP) e Norcia (PG) arrivano però tre risposte che passano per la ricostruzione di comunità solidali e la valorizzazione delle ricchezze paesaggistiche e agricole del territorio. Durante l’incontro “Il Centro Italia dopo il terremoto: ripartire nel cratere” (29 novembre alle 19.30) verranno presentate le esperienze di “CASA-Cosa Accade Se Abitiamo” (con la guida“Ussita”, uscita per Ediciclo Editore nella collana Nonturismo, curata da Sineglossa e Riverrun), del Rifugio Mezzi Litri gestito dall’associazione Monte Vector e dell’azienda agricola Bosco Torto, che ha preso parte al progetto “ReStartApp® per il Centro Italia” di Fondazione Edoardo Garrone.

Per famiglie e bambini

Sabato 28 e domenica 29 novembre alle 16 ci sarà una challenge su iscrizione “Bia e il giro del Micro Mondo in 12 giorni”, un gioco interattivo per famiglie, accompagnato da Marco&Giò, conduttori radiofonici e televisivi, attraverso la piattaforma gratuita Kahoot!. per testare le proprie abilità e conoscenze sull’ambiente. Per partecipare è necessario iscriversi. Gli incontri sono a cura di Alla scoperta del Mater-Bi! L’educational di Novamont.

 
Spazio anche ai cammini e grandi viaggi:

Si parlerà ad esempio del Cammino Francescano della Marca, venerdì 27 alle 14.30, itinerario che dall’Umbria attraversa tutte le Marche sui passi di San Francesco. Luciano Monceri e Maurizio Serafini, autori della guida al cammino (Terre di mezzo Editore), percorreranno virtualmente i 170 km che da Assisi conducono ad Ascoli Piceno e, insieme a Cristina Menghini, Guida Escursionistica Ambientale, racconteranno i territori ricchi d’arte e storia, ma anche le comunità che dopo i recenti terremoti hanno ricominciato a vivere.

Il turismo lento potrebbe essere una delle soluzioni per dare un futuro ai piccoli borghi, creare posti di lavoro e evitare lo spopolamento. Nell’incontro “Economia, ambiente e territorio: il turismo lento ci salverà?” (sabato 28 novembre alle 11) si parlerà di consapevolezza ambientale e rispetto del territorio, con Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Barbara Ghizzi, esperta di progettazione dei servizi turistici sostenibili, Marco Bussone, presidente Uncem-Unione Comuni ed Enti montani, Lucio Luca, giornalista de La Repubblica e Miriam Giovanzana, direttore editoriale di Terre di mezzo Editore.  

Riccardo Carnovalini e Anna Rastello racconteranno in streaming sabato 28 novembre alle 19.30 il progetto 365 volte Europa: un viaggio a piedi per il vecchio continente attraverso 22 nazioni, 11.275 chilometri e 15 milioni di passi.

Il cammino è anche un’opportunità per superare i limiti. Lo racconterà domenica 29 novembre alle 14.30 Pietro Scidurlo, autore del libro Per chi vuole non c’è destino (Terre di mezzo Editore), scritto insieme a Stefano Femminis, che racconta il percorso di vita dell’autore, insieme a Miriam Giovanzana, direttore editoriale di Terre di mezzo Editore, e Andrea Stella, CEO di Lo Spirito di Stella e velista.

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