“Porte aperte” un libro sull’esperienza dei corridoi umanitari

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Le Edizioni Piemme e la Comunità di Sant’Egidio invitano alla presentazione del libro “Porte aperte. Viaggio nell’Italia che non ha paura” di Mario Marazziti venerdì 14 febbraio alle 18 presso Palazzo Isimbardi. Il libro racconta 29 storie di famiglie italiane che hanno costruito percorsi di integrazione e hanno vinto la diffidenza e la paura, accogliendo in vario modo chi è in fuga dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla morte. Attraverso di loro la rete dei Corridoi Umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Federazione delle Chiese Evangeliche e dalla Conferenza Episcopale Italiana si è allargata ed è diventata un modello concreto e praticabile di accoglienza diffusa che non richiede finanziamenti pubblici e che, mentre offre una nuova vita ai profughi, fa rinascere le comunità locali. Nelle conclusioni vengono offerte proposte operative per le politiche italiane ed europee che lasciano intravedere un futuro alternativo ai muri e ai porti chiusi.

Ne discutono con l’autore, Giuliano Pisapia e Ferruccio De Bortoli. Vi saranno inoltre testimonianze dai corridoi umanitari e quella di Gianluca Gaidano dell’Università del Piemonte Orientale sui corridoi educativi. Modera Marzia Pontone, saluti di Arianna Censi, vice sindaca della Città Metropolitana.

Sono oltre 2400 i profughi accolti con i corridoi umanitari in Italia, siriani in fuga dal conflitto e dal Corno d’Africa; il progetto è in corso anche in Francia, Belgio e Andorra. L’ultimo arrivo a Milano è di fine gennaio: si tratta di una famiglia siriana di Aleppo accolta da Sant’Egidio insieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) e dalla Comunità Ebraica di Milano.

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